Non venne indossata nell’amichevole del 15 agosto 2012 a Berna, ancora con l’Inghilterra, poiché si utilizzò una maglia celebrativa del trentennale della vittoria al campionato del mondo 1982, e durante l’estate del 2013, in quanto era stata creata una divisa apposita per la partecipazione degli Azzurri alla FIFA Confederations Cup. L’allora sponsor tecnico aveva realizzato una nuova divisa per le gare casalinghe che, dal punto di vista cromatico, si distaccava decisamente dal passato: la tradizionale coppia di colori composta da azzurro e bianco era stata sostituita dall’inedito accostamento azzurro e blu scuro. Molto sobria era la divisa 2004-2005, realizzata da un nuovo sponsor tecnico. Il club ha voluto riprendere la divisa indossata nella stagione 1973-74, proprio per celebrare il 50° anniversario dal primo scudetto della sua storia. Nella stagione 2021-2022 la maglia fu ancora bianca, con un serpente nerazzurro disegnato a mano che la attraversava dalla parte anteriore a quella posteriore. Nel corso degli anni sono stati commissionati dalla FIGC vari inni celebrativi della Nazionale maschile di calcio. Carlo Laudisa Materazzi vola già alto «Siamo più forti degli altri» DAL NOSTRO INVIATO APPIANO GENTILE – Nuovo acquisto si fa per dire, perché idealmente Marco Materazzi una maglia nerazzurra addosso ce l’ ha da un sacco di tempo.

Lo sta già facendo, perché con Cuper non si scherza: «Lui esige tanto, con grande attenzione all’ aspetto atletico e anche disciplinare: la prerogativa principale è lo spirito di gruppo, tipo quello del mio ultimo Perugia, e con allenatori come lui o simili a lui – mi vengono in mente De Canio e Scala – ho sempre fatto risultati». Due anni così così gli hanno offuscato il ricordo di quella maglia azzurra che resta il momento più alto della sua carriera, ma non un certo tipo di convinzione: «Se oggi sono qui, all’ Inter, qualcosa di buono devo pur averlo fatto. Da queste ultime si estendevano, lungo la giunzione tra retro del corpino e manica “Raglan”, due strisce bianche, che terminavano a punta. Lo vuole il Saragozza, ma appare favorito l’ Alavés che punta anche su Daniele Daino e Cyril Domoraud. C’ è l’ accordo anche con il giocatore che stamattina s’ imbarcherà per Milano per mettersi subito a disposizione della società di Moratti e discutere il suo nuovo contratto. Sono in corsivo i giocatori in rosa che hanno lasciato la società a stagione in corso. Per la terza stagione di seguito, il club realizza un kit speciale per Halloween: la maglia è nera, totalmente ricoperta da teschi grigi disposti disordinatamente, gli orli di collo e maniche sono neri, mentre il profilo delle Raglan è azzurro e i loghi di club e sponsor sono d’argento.

La rifondazione del 2004, che segnò l’avvento dell’era De Laurentiis, portò, all’impianto sportivo di Fuorigrotta, le note di Go West, nella versione dei Pet Shop Boys, che, lungi dall’essere intesa quale inno, divenne la colonna sonora utilizzata per accompagnare l’ingresso delle squadre in campo. In queste settimane già si comincia a parlare dei kit e delle maglie del Milan in vista della prossima stagione. Nelle scorse ore sono state invece svelate le immagini del kit da trasferta, quelle della seconda maglia che il Milan indosserà nella prossima stagione. Dopo aver trascorso nove anni nelle giovanili della Dinamo Zagabria, il 19 dicembre 2015 esordisce in prima squadra, nella partita vinta 1-0 contro l’Inter Zaprešić, subentrando al 46′ a Paulo Machado a 17 anni. Ai playoff la squadra supera il Taranto al primo turno (1-0, 0-0) e il Padova nel secondo (2-0, 1-0). In semifinale incrocia l’Avellino, impostosi sul Catania. Come squadra dobbiamo fare risultati e devo fare risultato anch’ io, cercando di entrare fra i 22 per i Mondiali: 3-4 mesi fa Trapattoni mi ha dato la bicicletta e io posso solo continuare a pedalare forte». Dopo la tragedia di Superga del 4 maggio 1949, dove perì in un incidente aereo tutta la squadra del Grande Torino, tutte le rappresentative italiane giocarono per un anno intero con un lutto al braccio destro.

Il 9 maggio i rossoneri vengono sconfitti per 4-0 dalla Juventus, stabilendo così con 9 sconfitte il record di maggior numero di finali perse nella competizione. La settimana successiva il Mantova è di scena in casa del Lecce, che però prevale per 2-1 (rete di Bragantini per il Mantova) eliminando i virgiliani dalla competizione. E poi, l’ anno scorso, erano stati fatti dei piani che dovevano riguardarmi, che poi però sono stati cambiati in corsa. Però a 26 anni, finalmente, ho una grande occasione e voglio giocarmela fino alla fine, senza preoccuparmi di chi ho davanti». Anche se sulla sua stessa fascia, quella dov’ è diventato grande ai tempi d’ oro del Bologna a forza di scorribande, volerà uno che si chiama Sergio Conceiçao. Ma è anche vero che per leggere determinate situazioni difensive in anticipo bisogna avere una certa intelligenza calcistica, e in questo Blanc è un campione del mondo, in tutti i sensi.

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