La verità è che Alberto, a differenza di altri, se non fosse stato costretto non sarebbe mai andato via: «In cuor mio, pensavo di rimanere a Roma per tutta la mia carriera, un po’ come De Rossi e Totti – ha spiegato tempo fa – Poi la società, che l’anno precedente aveva rifiutato di cedermi, ha invece deciso di accettare l’offerta del Liverpool». Potrebbe invece essere dell’undici titolare Borriello, un altro ex a maglie invertite, che l’anno scorso ha vinto lo scudetto con il Milan per la presenza nella prima giornata contro il Lecce. Tante esperienze, ma pochi gol (24 in 157 presenze) e la sensazione di non essere mai riuscito a esprimere completamente il proprio potenziale. Il 17 dicembre, nella finale per il terzo posto vinta 2-1 contro il Marocco, fornisce l’assist per il gol d’apertura di Joško Gvardiol. Il Milan subisce gol da 10 trasferte consecutive, per un totale di 17 reti subite. Sette anni, 267 partite e 16 reti con gioie e dolori per il francese. La Juve è la squadra più ricca d’Italia, si è potuto permettere di perdere circa duecento milioni in tre anni, maglia milan 24 25 ma in campo internazionale ha i vincoli che fermano tutto il buon vecchio calcio italiano.
Nel 2004, infatti, proprio l’attuale direttore generale, Baldini, fece di tutto per portarlo a Roma, salvo poi arrendersi quando la Juventus con un blitz riuscì a convincere l’attaccante ad andare a Torino. Il difensore, infatti, è rimasto a casa in extremis per un infortunio alla mano. Ad ottobre 2017 fu presentata – con testimonial Gianluigi Buffon – la maglia che l’Italia avrebbe dovuto indossare al campionato del mondo 2018 ma, un mese dopo, gli Azzurri mancarono, per la seconda volta nella loro storia, la qualificazione al torneo. I pantaloncini (bianchi o azzurri) avevano olri blu navy e classica collocazione per numero (blu navy o bianco) e logo del club. Lo scudetto è collocato al centro del petto tra il logo dello sponsor tecnico (a destra) e il logo del club (a sinistra). A fornire continuità cromatica lo stemma societario lato cuore e il logo del fornitore tecnico sono entrambi dorati. A metà degli anni sessanta, uscì il 45 giri Il Grande Napoli: coautore del pezzo inciso sul lato A era Renato Fiore, fratello dell’allora presidente azzurro Roberto. Basti solo dire che sulla sua bancarella, oltre alle maglie da calcio e a una serie di articoli amaranto, si trovarono le prime maglie ironiche su Berlusconi quando era presidente del Milan e che Lucchesi fu tra gli ideatori della celebre trovata delle bandane sulla testa dei tifosi quando il Livorno giocò in trasferta a San Siro.
Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta. Genoa, Siena e Roma le maglie da lui vestite in A. Dopo 15 turni di campionato Roma-Milan è anche la sfida fra la prima e la quarta formazione più prolifica della serie A 2014/15 nella prima mezz’ora. La prima di esse fa riferimento al mito greco della creazione di ulivo e cavallo e alla sfida che contrappose Atena e Poseidone per la concessione dell’Attica da parte di Zeus. L’ultima stagione lo ha visto partire con la Virtus Entella prima di passare al Carpi nel mercato invernale. E sempre con la maglia del Milan Beretta ha fatto il suo esordio in serie A nella stagione 2010/11 (che vide i rossoneri vincere lo scudetto, ndr) a San Siro contro il Bologna, entrando al posto di Antonio Cassano. Sono in corsivo i giocatori in rosa che hanno lasciato la società a stagione in corso.
Nel corso degli anni sono stati commissionati dalla FIGC vari inni celebrativi della Nazionale maschile di calcio. Se in passato erano Liedholm, Di Bartolomei, Ancelotti, Maldera, Buriani e Massaro a riscaldare l’asse Roma-Milano, oggi sono invece i vari Aquilani, Mexes, Cassano, Borriello, Amelia e Ibrahimovic a elettrizzare la vigilia. Molti di questi hanno giocato a maglie invertite, altri per un nulla non si sono accasati in quella che oggi pomeriggio ritroveranno come avversario. C’è anche chi oggi pomeriggio salterà l’appuntamento tanto atteso: si tratta di Mexes. Già, c’è anche lo svedese in questa particolare storia d’intrecci. In quella squadra militavano, tra gli altri, anche De Sciglio, Zigoni e l’ex difensore del Foggia Romagnoli. Giacomo “Jack” Beretta è un nuovo attaccante del Foggia. Venticinque anni compiuti lo scorso marzo, Beretta arriva dal Milan a titolo definitivo, e ha già raggiunto i suoi nuovi compagni nel ritiro di Castel di Sangro: “Sono felicissimo di essere arrivato in questa piazza molto importante, le impressioni sono tutte positive, ho conosciuto il mio nuovo gruppo, un gruppo affiatato e assolutamente positivo”, le prime parole da attaccante rossonero. Beretta ritrova mister Stroppa che già lo ha allenato quando il tecnico rossonero allenava il Milan primavera. Aggregato dalla formazione primavera.