Nella partita di sabato contro la Roma, nerazzurri in campo con una maglia speciale, in edizione limitata. In alcune gare della stagione 1914-1915 la squadra scese in campo con una particolare maglia bianca con scollo a V, girocollo con laccetti e polsini nerazzurri e fondo della stessa azzurronero nella quale spiccava la scritta F.C.I. Una cosa però voglio dire, l’ Ajax doveva essere la squadra che avrebbe dovuto maciullarci. Un attacco che non ha saputo entrare nella difesa dell’ Ajax. Magari non è stato nemmeno l’ Ajax solito comunque a loro va il mio bravo’ . Non meritava, il Gran Nero, che a segnare fosse proprio bimbo- Kluivert, anche se nell’ azione promossa dall’ eterno Rijkaard il difensore in difetto è stato Maldini. Ieri sera, dentro un Milan mai tanto uniformato tatticamente (centrocampisti a piovere in tutti i ruoli e in tutte le zone del campo) a Desailly è stato chiesto addirittura di sdoppiarsi, tra la marcatura di Litmanen e l’ usuale compito di aiutare Albertini nelle ripartenze. Partita giocata in campo neutro a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, cfr. So solo che abbiamo preso gol a quattro cinque minuti dalla fine, mentre all’ inizio abbiamo avuto delle occasioni non sfruttate’ .
Si considerano solo i punti ottenuti nella fase campionato. La divisa da trasferta del biennio 1996-1998 non venne mai utilizzata nel campionato d’Europa 1996, ma fu indossata in tre occasioni, nel classico completo maglia e calzettoni bianchi con pantaloncini azzurri, contro Ungheria, Moldavia e Francia. Il primo impegno ufficiale è il turno eliminatorio della Coppa Italia che vede il Lane sconfitto 2 a 1 dalla Feralpisalò mentre l’esordio in campionato avviene contro l’AlbinoLeffe dove la partrita finisce a reti inviolate. Il primo impegno ufficiale della nuova stagione è a Sassari contro la Torres per il turno preliminare di Coppa Italia, che i biancorossi vincono 2-1 grazie alle reti di Trimboli e Fiori. Il finlandese non è quasi mai riuscito a sottrarsi a tante soffocanti attenzioni, roba che a metà del primo tempo Rijkaard, lui così misurato e sensibile, lo ha preso a male parole. Alla fine restano le parole di Capello: ‘ Non meritavamo di perdere.
Ma in questa mite sera di fine maggio, non deve essergli sembrata una consolazione sufficiente. Oggi Footy Headlines ha creato versioni mock-up delle divise su FC24 per dare ai tifosi del Milan un’idea di come potrebbero apparire le divise la prossima stagione. Le prime casacche a sfoggiare lo stemma in detta configurazione furono la terza maglia e la “Halloween Special Edition” della stagione 2023-24, che adoperavano, la prima, il logo in oro e, la seconda, il logo in argento: entrambi gli stemmi erano privi di sfondo proprio, lasciando visibili le trame e le stampe delle maglie. Ma Desailly non gli ha lasciato letteralmente fiato per respirare, anticipandolo come in una simbiosi di pensieri e scarpini. Non è bastato nemmeno lo scrollone del gran centrocampista per strappargli di dosso fiacchezza e abulia, e Desailly ha smesso di essere un folletto per diventare gigante, come se non avesse mai fatto altri, negli ultimi due anni, che appiccicarsi ai calzoncini altrui per azzerare qualsivoglia pericolo per la porta milanista. I calzoncini, nelle due versioni bianca e azzurra, erano caratterizzati da una fascia ondulata che, dagli orli (dotati di un bordino dal medesimo design di quello visto per le mezze maniche), risaliva sul fianco di ciascuna coscia, in verticale, per curvare, poi, sul retro, attestandosi orizzontalmente sulla parte alta dei calzoncini stessi.
Perché esporre la bandiera dal terrazzo? Non perché siamo indovini, ma perché lo dice la Juve da molto tempo. Più ammissibile è che non fosse contento di come si stavano mettendo le cose del mercato in generale, ma anche per questo ha avuto molto tempo per capire, mentre troppo altro ne ha anticipato andandosene. Non dissimile a quello appena descritto, infine, era un altro emblema adottato sempre dall’Internazionale: anche in questo caso, lo stemma era di forma circolare, con bordura bianca e fondo blu, sul quale, adattandosi alla conformazione dell’emblema, figurava, in bianco, riprodotta con un carattere molto semplice, la sigla USI in maiuscolo. Era stata già annunciata da molto tempo. Con la caduta del regime fascista, nel 1945 l’Ambrosiana-Inter tornò a chiamarsi solamente Inter; adottò, quindi, uno stemma più simile a quello tradizionale, pur con una variazione di colori: le lettere FCIM erano di colore oro, mentre lo sfondo era costituito da un cerchio bianco, circondato da un cerchio nero, a sua volta circondato da un cerchio blu.