Sinceramente noi siamo per il mantenimento dello “stile” con la “S” maiuscola e della “Tradizione”, quindi diremo semplicemente che la prima maglia ci lascia al quanto perplessi come suddivisione delle strisce; la terza invece la preferiamo ovviamente a quell’obrobrio color oro usato quest’anno! La gioia che vedo negli occhi delle persone che incontro, mi convince che vale la pena di continuare a fare quello che faccio oggi». Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale. 130 anni del club rossoblù e sotto il Grifone sono presenti le date 1893-2023. La base dorata, mai presentata prima nella palette del Grifone, vuole dare prestigio a un articolo celebrativo per un compleanno così importante. I non esaltanti risultati della prima fase di quel campionato spinsero sponsor tecnico e dirigenza a ripensare la maglia home, eliminando il blu e tornando al più classico accoppiamento azzurro e bianco. Con il passaggio da Kappa a Puma, nel 2003, come sponsor tecnico, lo stemma compare per la prima volta al centro della maglia (e non più a lato sinistro) e anche sui pantaloncini degli Azzurri.
Veniamo, dunque, alle designazioni della terza giornata della Champions’ League 2013/’14 ed in particolare a quelle relative ai match Milan-Barcellona e Real Madrid-Juventus: nel primo caso Collina designa l’arbitro tedesco Brych, lo stesso che ha clamorosamente valutato per buono un gol che in realtà era fuori, solo perchè il pallone, un volta sbattuto sui cartelloni pubblicitari, è finito in rete a causa di un buco nella stessa; il fatto, clamoroso e assurdo, è avvenuto durante la scorsa giornata della Bundesliga, nella partita Hoffenheim-Bayer Leverkusen; ci chiediamo se un arbitro che commette un errore così marchiano abbia le caratteristiche e la serenità per arbitrare un match così importante. Nel secondo caso, quello a noi più caro, quello che a noi brucia tremendamente, Collina designa un altro tedesco, Grafe, imposto “dall’alto” della sua “esperienza” di ben cinque, leggansi: cinque presenze in Champions’ League; in pratica un debuttante mandato allo sbaraglio, che ha concesso un rigore discutibile alle merengues, ha rifilato un rosso diretto a Chiellini, prima motivandolo con una gomitata inesistente e poi mimando la chiara occasione da rete, anch’essa comunque inesistente; per finire la galleria degli orrori questo arbitro tedesco ha persino negato un rigore netto a Vidal verso la fine del match.
A fine carriera dichiarò pacifico di essere stato tifoso della Lazio; i più, juventini e sospettosi, ci videro qualcosa di poco chiaro in riferimento all’ormai celeberrima piscina di Perugia nel Maggio 2000, che costò di fatto lo scudetto alla Juve a vantaggio, guarda caso, della Lazio stessa, la sua squadra del cuore. Come squadra dobbiamo fare risultati e devo fare risultato anch’ io, cercando di entrare fra i 22 per i Mondiali: 3-4 mesi fa Trapattoni mi ha dato la bicicletta e io posso solo continuare a pedalare forte». Inler potrebbe essere l’uomo giusto per il club rossonero, dato che conosce molto bene il campionato di serie A (avendovi giocato con le maglie di Udinese e Napoli). Se è vero quanto dichiarato da Graziano Cesari, ovvero che l’osservatorio UEFA sugli arbitri diretto dallo stesso Collina ha attribuito un punteggio di 8 su una scala da 7 a 10 all’arbitro Grafe, giudicandolo, così dice Cesari, inadatto ad arbitrare partite di un certo livello in Europa, ci chiediamo perchè colui che è stato santificato come il migliore di tutti, come l’uomo senza macchia (sul tovagliolo) e senza paura (a parte quella di farsi sgamare a cena con Galliani) lo abbia scelto per una partita che si sapeva importantissima, per non dire decisiva per le sorti del girone.
Dicevo: in tali intercettazioni Collina, allora arbitro in attività, in quanto esse si riferivano all’anno 2004, chiedeva a Meani, addetto agli arbitri del Milan, guarda caso, la possibilità di poter incontrare Galliani, AD del Milan e presidente di lega, nel ristorante dello stesso Meani, in orario di chiusura, per stare lontani da occhi ed orecchie indiscrete. Durante lo scandalo Farsopoli del 2006 alcune intercettazioni riguardarono proprio lui, che quell’anno aveva smesso di arbitrare, poichè la proroga di un’ulteriore stagione oltre la decorrenza per sopraggiunti limiti di età, non gli venne concessa, a causa di una norma che ne impediva l’applicabilità per quegli arbitri che avessero un conflitto di interessi palese; nella fattispecie Collina sponsorizzava una marca di automobili che faceva anche da sponsor sulle maglie del Milan. L’abbinamento sopra indicato, venne utilizzato in occasione degli incontri del torneo con gli Stati Uniti e l’Egitto, mentre nell’ultima gara con il Brasile la maglia venne abbinata a pantaloncini e calzettoni bianchi. Alla ripresa del campionato, i partenopei vincono contro la Roma (1-0) e il Torino (0-1), ma seguono poi due sconfitte contro la Lazio, di cui la prima valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia (3-1) e la seconda per il campionato (0-1); con quest’ultimo risultato, gli azzurri scendono al secondo posto in classifica, superati dall’Atalanta per due punti.