Fin dai primi incontri ufficiali della nazionale italiana, sul lato sinistro delle neonate maglie azzurre venne cucita la croce sabauda, costituita da una croce bianca in campo rosso, su sfondo azzurro. A riprova dell’origine monarchica della scelta, sul lato sinistro delle neonate maglie azzurre venne cucita la croce sabauda, ovvero una croce bianca in campo rosso. Infine, sul lato sinistro delle neonate maglie azzurre venne cucito come lo stemma la croce sabauda. A fornire continuità cromatica lo stemma societario lato cuore e il logo del fornitore tecnico sono entrambi dorati. Quanto ai calzoncini, questi erano bianchi, sul lato destro recavano il logo del club, mentre, sul lato sinistro, erano presenti una serie di figure geometriche, in azzurro e blu, che andavano a comporre un grande triangolo, affiancato, nella parte superiore, da due trapezi isosceli capovolti. A partire dalla stagione 1989-1990, la pratica di adoperare più varianti dello stemma cadde in disuso e l’unico logo adoperato fu quello con corona bianca, scritta nera, disco centrale azzurro e «N» bianca. In alcune gare della stagione 1914-1915 la squadra scese in campo con una particolare maglia bianca con scollo a V, girocollo con laccetti e polsini nerazzurri e fondo della stessa azzurronero nella quale spiccava la scritta F.C.I.
I calzoncini furono bianchi, con bordo blu laterale, con in vita un elastico con al centro la scritta ITALIA. I pantaloncini sono bianchi con un dettaglio sul bordo oro e rossoblù, mentre i calzettoni sono bianchi e oro. La maglia del 1911 venne indossata fino al 1927, con alcune variazioni cromatiche del colore azzurro nel tempo, e modifiche soprattutto nei calzettoni (neri con una fascia a volte bianca e a volte azzurra, posizionata più o meno vicino al bordo del calzettone) e nei pantaloncini (già nel 1912 gli Azzurri indossarono un pantaloncino completamente nero). I pantaloncini e i calzettoni sono bianchi con dettagli neri. Per la prima volta nella sua storia il Cagliari ha una maglia per i giocatori di movimento di colore nero, alla quale si aggiungono dettagli dorati. L’oro invece, presente nel giromanica e in un dettaglio sulla manica destra con un’applicazione in silicone, richiama il filo dorato del bisso, prezioso filato ottenuto dalla pinna nobilis, storicamente utilizzato per la realizzazione di ricami dell’artigianato sardo. La stilizzazione del sole, realizzata in silicone, è presente su entrambe le maniche. In rosso e blu è presente solo un dettaglio intorno al colletto a girocollo. Sul retro, poco sotto la nuca, era presente una spessa striscia bianca, con angoli arrotondati.
Sul retro, al di sotto del collo, in corsivo maiuscolo, magliette del milan compariva la sigla SSCN in bianco. In questa pagina sono riportati i colori e simboli della nazionale A di calcio dell’Italia, rappresentativa calcistica dell’Italia, posta sotto l’egida della Federazione Italiana Giuoco Calcio. A fine 2005, per l’amichevole di Amsterdam con i Paesi Bassi, si ebbe una svolta epocale: la seconda divisa indossata era differente dalla prima per stile; non vi erano le tanto criticate due strisce di color blu navy, maglia milan off white e lo stemma centrale era inserito all’interno di triangolo azzurro posto sotto il colletto. La prima divisa della nazionale di calcio dell’Italia, ovvero quella “casalinga”, è tradizionalmente composta da una maglia azzurra, da pantaloncini bianchi e da calzettoni azzurri. Successivamente, finita la sponsorizzazione Adidas e spariti i calzettoni con le tre strisce orizzontali bianche voluti dallo sponsor, la prima divisa rimase invariata nelle maglie, che furono realizzate dal maglificio Landoni (“Linea Azzurra”, “Maglieria di Lusso”). Per quanto concerne l’ampiezza delle strisce, l’ispirazione è data dalle stagioni che vanno dalla fine degli anni 1980 alla fine degli anni 1990. La divisa è formata da pantaloncini bianchi con bande rossonere ai lati e calzettoni bianchi con strisce rosse.
La terza divisa, turchese, riprende il colletto della divisa casalinga del 2019-20 e raffigura in blu il profilo dell’Arena. Champions League 2022-2023 sono state adoperate versioni specifiche della divisa da trasferta e della terza divisa, ma non della divisa casalinga. La stessa divisa fu riproposta anche nel secondo incontro ufficiale. Già nel 1984 un altro musicista di fede rossonera, Enzo Jannacci, aveva scritto e interpretato per la squadra meneghina l’inno Mi-mi-la-lan. Tra gli sponsor commerciali figurano il main sponsor MSC Crociere, già secondary sponsor per il triennio 2011-2014 e per il quadriennio 2019-2023; lo sleeve sponsor eBay, al suo primo anno, e il back sponsor Upbit, piattaforma di exchange di criptovalute, alla sua seconda stagione. Dopo i 18 mesi di Claudio Ranieri, ritiratosi dal calcio proprio al termine della sua seconda avventura sulla panchina rossoblù, il Cagliari individua in Davide Nicola il suo successore, de facto prelevato dall’Empoli. 1 ammonizione dalla panchina. Pertanto, venne indossata durante i due campionati mondiali del 1934 e 1938, e durante il torneo olimpico di calcio del 1936, tutti e tre vinti dalla nazionale italiana; nel campionato del mondo 1934, disputato in Italia, venne utilizzata in tutti e cinque gli incontri disputati (contro gli Stati Uniti, nella doppia sfida con la Spagna, contro l’Austria e in finale a Roma con la Cecoslovacchia); al campionato del mondo 1938, svolto in Francia, venne indossata in tre occasioni su quattro incontri giocati (contro Norvegia, Brasile e nella finale di Parigi contro l’Ungheria); ai Giochi Olimpici di Berlino 1936, in tre gare su quattro (contro Stati Uniti, Norvegia e in finale per l’oro contro l’Austria).