The Football Market è un sito di calcio che esplora tutte le sfaccettature della maglia da calcio . Quella di Icarus Football è una vera e propria scorpacciata di maglie da calcio: una realtà partita con l’idea di realizzare divise custom ha pian piano conquistato una popolarità internazionale, collaborando con collettivi e squadre di livello grassroots di tutto il mondo. 2015 – Al termine della stagione, il sodalizio non si iscrive al campionato successivo e il successivo 21 luglio, viene costituita una nuova società denominata Venezia Football Club Società Sportiva Dilettantistica, cui viene riconosciuta la tradizione sportiva e che si affilia alla LND. Analogamente coronato da successo è il cammino in Coppa Italia Lega Pro, trofeo che il Venezia vince per la prima volta nella sua storia il 26 aprile 2017, imponendosi in casa per 3-1 sul Matera ribaltando così la sconfitta esterna per 1-0 rimediata nella partita di andata in terra lucana. Trentaduesimi di Coppa Italia. Fase a gironi di Coppa Italia. Dopo aver disputato una serie di buone amichevoli in terra olandese, il Venezia si appresta a disputare la prima gara ufficiale della stagione, vale a dire l’esordio in Coppa Italia contro il Frosinone. In una situazione di classifica già gravemente compromessa, a tre gare del termine i lagunari tornano a vincere contro il Bologna in un rocambolesco 4-3 al Penzo, ma la retrocessione arriva matematicamente alla giornata successiva, complice vittoria della Salernitana.

I lagunari riescono tuttavia a recuperare continuità nei risultati utili e a riprendersi la vetta solitaria, garantendosi infine la promozione in Lega Pro con una giornata d’anticipo. Nell’ultima giornata allo stadio Penzo ospitarono l’Alessandria di Marchioro che inseguiva ad un punto. Il Venezia vince l’andata in trasferta per 0-1, maglie calcio economiche mentre la partita di ritorno allo stadio Pier Luigi Penzo vede gli avversari granata andare a segno e poi ottenere la superiorità numerica in virtù di un’espulsione tra i lagunari. In campionato il Venezia fatica in casa, ma in trasferta è un rullo compressore; sono ben sette le vittorie lontano dal Penzo, compresi gli acuti con Perugia, Chievo, Spezia e Pisa. 1934 – Cambia denominazione in Associazione Fascista Calcio Venezia. La sua origine è antica, ma la versione moderna e codificata del calcio è nata in Inghilterra nel XIX secolo. Né tale scelta, né l’arrivo nel mercato di gennaio di 7 nuovi giocatori, riesce a rilanciare la squadra, che perde posizioni in classifica fino ad arrivare ad essere il fanalino di coda del proprio girone.

Dopo un avvio di campionato faticoso, la nomina ad allenatore di Nello Di Costanzo rivitalizza la squadra, che infine si assicura la promozione in serie C1 con due giornate di anticipo sulla fine della stagione regolare, grazie alla vittoria esterna per 3-1 contro lo Jesolo. Inserita nel girone B di Lega Pro la formazione lagunare, forte di un organico assemblato con giocatori d’esperienza in categorie superiori quali Alexandre Geijo, Maurizio Domizzi, Simone Bentivoglio e Agostino Garofalo, si propone fin dalle prime giornate come pretendente alla promozione: issatasi in prima posizione sul finire del girone d’andata, riesce progressivamente a distaccare le inseguitrici (su tutte Parma, Pordenone e Padova) e infine ad assicurarsi la matematica vittoria del proprio raggruppamento con tre giornate d’anticipo sulla fine della stagione regolare, grazie al pareggio casalingo per 1-1 ottenuto il 15 aprile 2017 contro il Fano. L’incapacità di superare la capolista costa infine il posto all’allenatore Cunico, sollevato dall’incarico a seguito di una sconfitta contro il Rovigo e sostituito da Gianluca Luppi. A dieci giornate dal termine, il torneo viene interrotto a causa della sopraggiunta pandemia di COVID-19, con i lagunari in zona play-out; alla ripresa, alle soglie dell’estate, la squadra cambia passo e chiude all’undicesimo posto in classifica, mettendo in mostra un bel gioco e una delle migliori difese della categoria.

In molti casi si è quindi optato per soluzioni a base nera (tinta comune ad ambedue le anime cittadine), relegando l’arancio e il verde alle finiture. In campionato gli arancioneroverdi si propongono tra le squadre di vertice, lottando finanche per la promozione diretta: la stagione regolare si chiude al quinto posto, con susseguente accesso ai play-off. Dopo un pareggio a reti bianche ottenuto in trasferta, la gara di ritorno vede i brianzoli condurre a lungo per 1-2: nei minuti finali tuttavia il Venezia riesce a ribaltare la situazione, con le reti di Bocalon e D’Appolonia che fissano il risultato sul 3-2. Davanti a 4000 spettatori lagunari che assiepano gli spalti Mecchia l’Unione così può festeggiare la promozione in Prima Divisione, a quattro anni dall’ultima apparizione. Il girone di ritorno tuttavia è foriero di una crisi di risultati, che riduce i lagunari al decimo posto finale, fuori dunque dalla corsa promozione. Palermo pareggiando in casa 1-1 e perdendo la gara di ritorno al Barbera 1-0, abbandonando così il sogno di ritornare nella massima serie del campionato italiano. La scelta si rivela ancora una volta vincente dato che i lagunari disputano un campionato perfetto che li vede chiudere al primo posto, davanti a Mantova e Palermo.

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