Insomma, il momento poetico del calcio sembra essere (come sempre) il momento individualistico (dribbling e goal; o passaggio ispirato). Quando la tua carriera comincia in questo modo, può anche essere già finita. Anche il “dribbling” è di per sé poetico (anche se non “sempre” come l’azione del goal). Schema che per essere realizzato deve richiedere una capacità mostruosa di dribblare (cosa che in Europa è snobbata in nome della “prosa collettiva”): e il goal può essere inventato da chiunque e da qualunque posizione. Se dribbling e goal sono i momenti individualistici-poetici del calcio, ecco quindi che il calcio brasiliano è un calcio di poesia. Si noti bene che tra la prosa e la poesia non faccio distinzione di valore; la mia è una distinzione puramente tecnica. La lunga camminata ci ha stancato molto e per pranzo ci siamo rifocillati all’agriturismo Prati Oitzinger, dove siamo stati accolti molto bene e il cibo è stato addirittura superiore all’accoglienza. Finora il Mondiale di Francia è stato l’evento più importante in questo processo di globalizzazione del calcio, uno sport che si trasforma in proposta di alienazione collettiva su scala planetaria, fondata sulla contrapposizione tra Nord e Sud del mondo, tra Paesi che importano giocatori e altri che li esportano.
Non ho mai visto niente di più bello degli scambi tra Biavati e Sansone (Reguzzoni è stato un po’ ripreso da Pascutti). Se Militello l’avesse visto andavamo sicuramente a “striscia lo striscione”. Ecco: “Un uomo che usa i piedi per calciare un pallone è tale unità minima: tale “podema” (se vogliamo continuare a divertirci). “Storia di un uomo LIBERO”. Il calcio è tuttora in grado di opporsi al pallone geneticamente modificato, di riportare l’uomo al centro del football, eludendo schemi, strategie, marketing. Abbiamo trascorso alcuni giorni in spiaggia, facendo il bagno e giocando, ma altri giorni siamo andati all’Acquasplash, abbiamo visitato il grande zoo, giocato a golf e, una sera, abbiamo passeggiato per il centro di Lignano. La sua carriera calcistica non è l’eredità più grande che ci abbia lasciato. È la fotografia più bella del Pasolini calciatore perché il calcio al pallone è in essa un gesto di libertà e di gioia. I “podemi” sono ventidue (circa, dunque, come i fonemi): le “parole calcistiche” sono potenzialmente infinite, perché infinite sono le possibilità di combinazione dei “podemi” (ossia, in pratica, dei passaggi del pallone tra giocatore e giocatore); la sintassi si esprime nella “partita”, che è un vero e proprio discorso drammatico.
Il calcio, dunque, come movimento letterario e politico, come momento di rifiuto della normalità, del conformismo. Risposta: per me e i miei colleghi rappresenta un bel momento di aggregazione al di fuori della routine lavorativa , credo che eventi del genere ci insegnino sempre più quanto sia importante fare squadra e essere uniti nel raggiungimento di un obiettivo comune. Da quel momento la mia vita rovinava. Come poi nella vita politica, gli anni da calciatore furono turbolenti, non certo privi di controversie, e hanno lasciato alla gente di Casarsa diversi ricordi. È una di quelle occasioni “Once in a lifetime”, ovvero che accade una volta nella vita. Non un caso isolato, accade infatti tutte le volte che la Virtus Verona gioca in trasferta. E ancora si chiama così le poche volte in cui capita. Il tragitto diventa percorso interiore, prima ancora che base per un allenamento. Il gioco del calcio è lo sport popolare per eccellenza, non solo in Italia, l’unico che unisce in un comune sentimento di entusiasmo e partecipazione tutte le fasce sociali e che riesce a tenere desta l’attenzione ben prima e ben dopo l’ora e mezza di durata della partita.
Che cosa c’era di comune tra me e lui? I cifratori di questo linguaggio sono i giocatori, noi, sugli spalti, siamo i decifratori: in comune dunque possediamo un codice. E quella palla di stracci e speranza rappresentava la nostra lingua in comune. Qualunque sia la tua squadra del cuore, su The Football Market puoi equipaggiarti con le tue maglie da calcio preferite dalla nostra selezione ma anche magliette da calcio delle stagioni più recenti. Lui stesso si dedicò al calcio per tutta la vita: ogni occasione era opportuna per praticare il suo gioco preferito, soprattutto sui campetti delle periferie romane e non, negli intervalli di lavorazione dei suoi film o appena aveva tempo disponibile. Ha sempre salutato le quattro tribune da quando gioca a Bergamo, ma mai era arrivato a vivere l’esaltazione mostrata dopo il Torino. Era stata spedita da pochissimi giorni, diceva le solite cose invernali. Mi viene quasi un nodo alla gola, se ci penso.Allora, il Bologna il Bologna era il Bologna più potente della sua storia:quello di Biavati e Sansone, di Reguzzoni e Andreolo (il re del campo), di Marchesi, di Fedullo e Pagotto. Il darsi ad intendere di poter aver parte nell’esecuzione delle azioni del Cavallo, come è la presunzione di chi agisce per pratica senza cognizione di causa, è il sommo degl’errori, e la causa che rende difettosa la chiamata, e impossibilita l’esecuzione delle azioni, in vece di dar loro risalto e perfezione, come pretende di fare chi ha sposata questa massima.
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