«Un mito. Francesco poteva dare ancora tanto al calcio. Oh, che altro non è, se non il mito della giovinezza immortale che passa? In Under 19 farà in tutto tre partite e due gol. Nel caso delle categorie dilettantistiche, sempre dalla stagione 2013-2014, viene concesso di apporre fino a tre marchi pubblicitari nella parte anteriore della maglia, due dei quali possono essere apposti sulle maniche della divisa. Il punto forte di questa squadra è proprio essere come una famiglia: si soffre e si gioisce insieme. Avrete notato che sulle maglie è rappresentato il cavallino di Tavolara, simbolo dell’artigianato sardo che la squadra porta ovunque. Nelle nostre categorie potrai trovare tantissimi articoli sportivi, in particolare, nella sezione saldi, troverai numerose offerte: maglie calcio di ogni campionato, tute calcio, scarpe, maglie calcio 2023 sneakers e canotte NBA. Ci sono soltanto i cantanti che giocano a calcio, su un campo di calcio vero, in uno stadio di calcio vero e quindi sono giocatori veri. Negli incontri della Coppa del Mondo giocata negli Stati Uniti d’America la nazionale italiana, che perse il titolo mondiale in finale con il Brasile dopo i tiri di rigore, scese in campo con la prima divisa in cinque dei sette incontri disputati (con Norvegia, Messico, Spagna, Bulgaria e brasiliani) e, in tutti i casi, il completo era formato dal classico abbigliamento maglia e calzettoni azzurri con pantaloncini bianchi.

Del resto – nessuno lo può negare – ci troviamo di fronte ad un fascino davvero senza frontiere che, con inossidabile puntualità, fa goal dentro e fuori il campo da gioco. Forse sarà stato il destino, ma quella sera feci due goal sia all’Ajax che al Borussia Dortmund. Il tutto è stato possibile grazie al grandissimo lavoro della famiglia Agnelli che in questi 100 anni hanno creato successo e trasmesso lo Stile Juve, trasformandolo in un simbolo di Storia e tradizione. Ora, se possibile, gli juventini perbene, che hanno iniziato a tifare ai tempi di Boniperti, Trapattoni, Zoff, Scirea, Gentile, Cabrini, Tardelli, Platini, e anche di Conte, quando la società indossava un certo “stile”, sono costretti a vergognarsi ancor più di prima. Sono grato per aver fatto parte di questa società storica, una parte della mia vita che porterò sempre nel cuore. Il vero tifoso applaude quando il momento è difficile per aiutare la squadra. Io oggi passo per nemico dei bianconeri, ma 30 anni fa ero tifoso della Juventus. Io, innanzitutto, sono stato tifoso della Juve e per chi è come me, figlio di italiani emigrati in Australia, il bianconero è stato un simbolo che unisce una comunità.

Indossare la Maglia Bianconera è stato un privilegio senza eguali. Per anni e anni è stato uno dei principali protagonisti del calcio giocato. Per me quella bianconera è una formazione storica del campionato italiano. Gli arbitri sbagliano con tutti, ma quando lo fanno con la Juve la gente pensa male per quello che è successo in passato. Mai infatti, nemmeno negli anni bui di Calciopoli, la Juventus si era spinta a tanto: manipolava arbitri e campionati, ma non negava alla giustizia sportiva il diritto di fare il suo dovere. Il gioco del calcio in Italia senza la Juventus sarebbe impensabile. Questo ti consente non solo di goderti lo spettacolo sul campo, ma anche di approfondire la tua conoscenza del gioco e imparare nuovi aspetti strategici. È saper accettare le vittorie e anche le sconfitte, questo vale per i giocatori e anche per i tifosi. Comunque sia, è doveroso citare anche le divise adidas di Schalke 04 (away) e Fulham (home), che ebbero lo stesso template per le loro jersey nella stagione 2013/2014: quella dello Schalke era bianca con uno stretto scaglione blu navy attorno al colletto, mentre in quella degli inglesi lo stesso scaglione era nero. Mi piace vedere come ogni stagione riesca a pasticciare una maglia che non è mai stata entusiasmante.

I soldi non valgono l’amore per una maglia e io ne ho due, una bianconera e una azzurra. Certe cose si respirano subito e all’inizio può mancare il fiato, ma la Juventus è questa, anzi anche questa, perché sono tante le zavorre che fanno pesare quella maglia. Chi deve arbitrare la Juventus ha addosso molta più pressione degli altri. Ho sempre pensato che la Juventus avesse una marcia in più, anche prima, quando ci giocavo contro e adesso lo sento sulla mia pelle, il motto “Fino alla fine” è ciò che ci rappresenta, quindi anche quando le cose non girano perfettamente sappiamo che abbiamo molta forza e determinazione per rialzarci. La Juventus sono quelli che scendono in campo, quelli che vanno in panchina, quelli che vengono allo stadio e quelli che sono a casa davanti alla TV, il motto della Juve è fino alla fine e fino alla fine bisogna essere uniti. Essere juventino voleva dire un favore, un onore; voleva dire garbo, senso dell’ognuno, lealtà e, naturalmente, cultura. Difficilmente cambierà. Può essere modellato, ma non cambiato. A Bergamo gol da urlo. Se giochi, sai che gli altri fanno il tifo per te, se non giochi fai il tifo per gli altri e sei contento se fanno gol.