Istrana ha una ricca tradizione sportiva, prima ancora che sorgessero Società od Associazioni più o meno organizzate, esistevano aggregazioni spontanee di giovani, appassionati per lo più di calcio e ciclismo che si cimentavano in gare rionali o frazionali, alimentando rivalità e campanilismi atavici. Ora la celebrità per la sua maglia davvero bizzarra. E undici hanno la maglia grigia. La difesa appare subito il reparto più critico, avendo subito undici reti in quattro partite. Un modo per celebrare il re indiscusso degli ortaggi murciani, un modo per proseguire sulla falsariga dell’anno scorso (a proposito, il broccolo versione “stemma” è rimasto sulla prima divisa) e sperare che la trovata porti ancora più fortuna: inserito nel Gruppo 4 della Segunda B, La Hoya è attualmente sesto a undici punti dopo sei partite, con un ko all’esordio dopo di che sono arrivati cinque risultati utili di fila. Inevitabilmente queste parole hanno rimandato con la memoria a quell’uscita infelice dell’ex presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, che a proposito delle donne nel calcio aveva avuto modo di dire: “Fino ad ora sono state ritenute handicappate rispetto agli uomini, ma noi abbiamo riscontrato che non è così”. Nereo Rocco, furono tra i primi a prestare il proprio nome e la propria fama agli sponsor.
Con l’avvento del cosiddetto “benessere” nei primi anni ’60, anche Istrana sportiva avvertì l’esigenza di passare dal pionierismo e spontaneismo, che pur deteneva un suo fascino, ad un Associazionismo organizzato che fosse in grado di garantire una proiezione futura ad una qualsiasi attività sportiva. La telenovela Cavani ha raggiunto i limiti del grottesco con il susseguirsi, quasi quotidiano, di interviste o dichiarazioni rilasciate non dal protagonista ma dai familiari più cari. Riprendiamo il nostro cammino – che ci porta a conoscere sempre nuovi tifosi del Vicenza sparsi in giro per l’Italia e nel mondo – con il cuore biancorosso di Daniele Stocchi che batte dal Lazio e più precisamente da Leonessa, una bella cittadina in provincia di Rieti. In vista del campionato 1992-1993 Grigolo (ormai pienamente in possesso della società) annuncia propositi ambiziosi: investe nella ristrutturazione dello stadio Martelli (ormai gravemente pericolante), acquista un pullman per la prima squadra e sposta la sede operativa del club nel centro della città. Solo alla stagione successiva il Chievo conclude il campionato di Prima Categoria in ottava posizione, il che gli consente di poter partecipare alla Promozione nella stagione seguente. Proprio il quotidiano di Vestuti organizzò dei tornei a cui parteciparono quasi tutte le società sopra elencate, alcune delle quali gareggiavano con più di una squadra (ad esempio nella seconda edizione il Salerno fu rappresentato da prima, seconda e terza squadra, e la Juniores Giovine Italia da prima e seconda squadra) ossia il primo e -l’anno dopo- secondo campionato calcistico provinciale.
Ayrton Senna diceva “Arrivare secondo significa soltanto essere il primo degli sconfitti”. Il Milan inizia ad avere un gioco convincente, si porta al secondo posto superando Fiorentina e Parma, e ritrovandosi dietro solo alla Lazio di Eriksson. Dalle mie parti o tifi Lazio o tifi Roma! Non c’è niente da fare”. La moglie stessa di Collovati sui social network e altri personaggi più o meno noti del mondo dello sport stanno cercando di difendere l’opinionista Rai, ma purtroppo non c’è alcunché di difendibile. Non è questione di tattica o meno, perché le parole non lasciano adito ad interpretazioni: si parla di inferiorità della donna a “capire” rispetto ad un uomo, senza possibilità di salvezza (“non c’è niente da fare”). Niente foto, neanche quelle fatte col telefonino, giurano loro, niente invitati e quasi neppure testimoni. Lorca è una bellissima città in un altrettanto bella regione, la Murcia appunta, denominata “il giardino di Spagna” per il suo territorio verdeggiante e, non di meno, la sua intensa produttività in fatto di ortaggi, col broccolo in particolare che la fa da padrone (non a caso il club cittadino è denominato “Il broccolo meccanico“): alle sagaci menti che hanno pensato la seconda maglia di questa stagione del La Hoya l’ossessione per il broccolo ha superato la realtà, spingendoli così a creare una casacca in cui sono stampati centinaia di piccoli broccoletti, che invadono come ovvio anche i pantaloncini risultando in una trovata che farebbe impallidire De Laurentiis (tra la terza del Napoli e la seconda del Lorca, maglia calcio poco prezzo la maglia davvero mimetica è quella degli spagnoli).
Nel giro di un paio di anni sono diventato Yashin. Altri ex Fossa formarono, pochi giorni prima, il gruppo Leoni della Sud, che mantenne il vecchio simbolo della testa di leone della FdL, ma non trovando aderenti, si sciolse nel giro di qualche settimana. Che siate a caccia di un articolo kitsch e oggettivamente brutto da regalare al vostro compagno di calcetto o semplicemente di una squadra da tifare nella Serie C iberica, avete finito di brancolare nel buio perché la risposta ai vostri desideri ha un nome: La Hoya Lorca, squadra di Segunda B (terza divisione), che grazie al tam tam di internet e al coraggio dei designer delle sue maglie, si è conquistata l’inattesa celebrità. Club di stanza nella Murcia, una delle diciassette province spagnole, l’anno scorso è stato promosso dalla Tercera alla Segunda B dopo un’accesissima finale in quel di Ibiza contro il club del Sant’Eulalia: per tutta la stagione La Hoya ha giocato con l’immagine di un broccolo stampato sulla prima maglia bianca e blu, guadagnando per la prima volta nella sua breve storia l’accesso al terzo livello del calcio spagnolo.