Diventa dirigente a Bergamo, poi torna a Varese sulla sponda Robur et Fides Varese, dirigente del Varese calcio e del Hockey Club Varese, noti come “i Mastini”. Prima della nascita delle competizioni ufficiali, i calendari dei club erano formati esclusivamente da partite amichevoli. Il club di Monaco in quegli anni vive un periodo difficile a causa di problemi economici. Nel gennaio 2006 si conclude la permanenza di Schachner sulla panchina del Grazer AK e si trasferisce sulla panchina del Monaco 1860, che si salva alla penultima giornata. 5º nel girone 4 di Coppa Italia. Il brand e la società hanno puntato su vari aspetti: come detto, la prima è decisamente retrò, visti colori, totale mancanza d’inserti e presenza del gagliardetto che celebra il quarantennale dalla vittoria della Coppa Italia Semiprofessionisti; la seconda è un inno all’eleganza, con il solito, ma appena accennato, richiamo ai colori sociali; la terza, invece, è moderna, in stile camouflage, e sicuramente farà parecchio discutere al bar e per strada. Inizia a giocare nella squadra della sua città, che milita nella seconda divisione austriaca.

1 punto in 5 partite, con la squadra in ultima posizione. A questo punto scegli Calcio (in alternativa puoi progettare un completino anche per un altro sport) e attendi che il catalogo venga scaricato. La nazionale alpina si qualifica anche per il campionato del mondo 1982, e qui Schachner gioca tutte e cinque le gare da titolare: segna 2 reti nelle vittorie iniziali contro Cile e Algeria del primo turno a gruppi. Schachner esordisce con la maglia dell’Austria il 5 dicembre 1976 contro Malta, in una gara valida per le qualificazioni al campionato del mondo 1978, ai quali l’Austria partecipa e nelle cui file viene convocato. Disputa l’ultima gara il 17 agosto 1994, un’amichevole contro la Russia, e si ferma a 23 reti in 64 presenze. La Nazionale italiana in totale ha utilizzato dodici giocatori del Varese, per un computo di 6 presenze e un gol per la Nazionale maggiore, 8 presenze per la Nazionale B e 24 per quelle giovanili.

Il 12 febbraio 2009 si dimette da commissario tecnico della nazionale italiana di calcio a 5 per allenare in seconda il Mantova. Per Sousa, fu la seconda di fila con due squadre diverse: roba da scenografia hollywoodiana, da film. La permanenza in Irpinia dura due stagioni (48 presenze e 13 centri), al termine delle quali l’attaccante torna in Austria, appendendo gli scarpini al chiodo solo nel 1998, alle soglie dei 41 anni. Con l’arrivo del XXI secolo la maglia dei portieri tornò ad assumere uno stile più classico: giallo, verde, grigio e nero le tinte più adoperate. Il secondo invece rappresenta un quadrato nero spezzato da un pallone ed è situato nel luogo in cui si trovava il campo di concentramento di Syrec. Con la maglia dei Violetti vince tre titoli nazionali in altrettante stagioni (laureandosi anche capocannoniere nel 1979 e nel 1980) ed una Coppa. Inoltre, attraverso WeChat e la funzione Voice Game, il pubblico può usare la voce per “gridare” il proprio apprezzamento nei confronti dei talenti preferiti consentendo loro di scalare la speciale classifica di WeChat, e vederne i risultati durante la fase live del programma. Pochi giorni dopo il suo licenziamento viene ingaggiato dallo Grazer AK, che era al penultimo posto in classifica della Bundesliga austriaca.

Al termine della stagione l’Admira Wacker Mödling conclude al terzo posto. Il Grazer AK conclude la stagione al secondo posto dietro l’Austria Vienna. Nella stessa stagione viene conquistata anche la coppa di lega. In seguito viene impiegato anche nelle qualificazioni per le altre manifestazioni internazionali, ma l’Austria non riesce a parteciparvi. La FIFA intervenne contro l’Indonesia a seguito di una controversia sorta tra il governo locale e la federazione calcistica locale, che aveva portato alla cancellazione del campionato indonesiano. La prima occasione da rete per la squadra locale, si registra all’ 8′, quando dopo una bella triangolazione nei pressi del limite dell’area ospite, il nuovo acquisto Petrachi lascia partire un cross basso in diagonale che attraversa tutto lo specchio della porta brindisina ma nessuna delle due punte, ovvero Ruberto e Causio, riesce ad arrivarci e il pallone si spegne sul fondo pur facendo esultare quasi al “gol” il pubblico di casa. Per me è una delle divise calcistiche più belle in assoluto, soprattutto quando alla maglia grigia si accostano i calzoncini neri; bella come quella granata del Toro e quella viola della Fiorentina, anzi, perfino un po’ più bella.. Il terzo tempo (Tretiy taym), Unione Sovietica 1962, è un film di Evgenij Karelov nel quale dei prigionieri russi ex calciatori vengono scelti per giocare una partita di calcio contro i tedeschi: in ballo c’è l’onore del popolo russo sottomesso e l’orgoglio del popolo tedesco invasore.

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