Nelle stagioni 1978-1979 e 1979-1980, le prime a vendere la comparsa del logo dello sponsor tecnico sulle casacche dei calciatori, le maglie per le gare casalinghe del Napoli erano azzurre, inclusi lo scollo a “V” e le estremità delle maniche, facevano eccezione, però, gli inserti bianchi collocati sulle spalle, che, partendo dal colletto, si restringevano giungendo al bordo delle maniche. Le maglie delle stagioni 1966-1967, 1967-1968 e 1968-1969, invece, videro, per la prima volta, la comparsa del colletto azzurro, che, così come i polsini o le estremità delle mezze maniche, era ornato da due righini (1966-1967) o da un righino (1967-1969) di colore bianco. La vittoria dell’incontro e, più tardi, della competizione europea, fecero sì che la scaramanzia, ancora una volta, avesse la meglio e il marchio del partner commerciale rimase bicromatico per altre due stagioni, ovvero fino alla scadenza del contratto di sponsorizzazione. È da evidenziare, inoltre, che il marchio dello sponsor principale, per gran parte della stagione, comparve stampato in bianco sulle casacche del Napoli; a partire, però, dalla semifinale di andata della Coppa UEFA 1988-1989, disputata e vinta contro il Bayern Monaco, il logo fu realizzato in due colori, nero e bianco. La preseason 1988-1989 vide, in attesa delle nuove maglie, il riutilizzo, per le gare amichevoli, delle casacche della stagione 1986-1987, facilmente distinguibili, poiché al logo del main sponsor delle passate annate era stato sovrapposto il marchio del nuovo sponsor contenuto in una patch di colore azzurro, ma di una tonalità più scura rispetto a quella della casacca.
Pantaloncini e calzettoni rimasero invariati rispetto alle due annate precedenti, sebbene dei calzoncini fu realizzata una versione in azzurro, con la medesima trama della jersey, nonché con bordo bianco e righino blu scuro. Tre furono le varianti del maglia home realizzate per il campionato 1990-1991, sebbene l’ormai classico design di base fosse il medesimo delle ultime annate del decennio precedente. Lo stemma in argomento aveva la forma di un poligono quadrilatero curvilineo (coricato sul lato lungo), sul cui sfondo azzurro, bordato d’oro, si stagliava una «N», sempre dorata, non dissimile da quella classica, ma riprodotta “schiacciata” e in corsivo tipografo (per adattarsi alla forma del quadrilatero) e dotata di grazie alle estremità e a entrambe le intersezioni tra diagonale e verticali. Il bordo della mezza manica o il polsino recavano in corsivo la scritta “S.S.C. Napoli” in bianco su fondo azzurro. La trama della maglia 1994-1995 richiamava il logo del nuovo sponsor tecnico, il colletto era bianco con bordo azzurro, l’abbottonatura era identica a quella della jersey 1991-1992, i polsini o le estremità delle mezze maniche erano bianche con bordino azzurro.
Anche la stagione 1985-1986 vide l’utilizzo di due versioni della maglia per le gare casalinghe, sebbene il loro design fosse stato oggetto di un effettivo restyling, milan maglie favorito da un nuovo avvicendamento di sponsor tecnico. La jersey si distingueva per la complessa geometria che costituiva la trama dello sfondo, caratterizzata, altresì, da diverse tonalità d’azzurro. Sullo sfondo della maglia 1996-1997, invece, comparve il logo del club, che occupava l’intero torace della jersey, a questo, poi, si sovrapponeva una fascia che riproduceva un motivo – azzurro (tre differenti tonalità) e bianco – ispirato al logo dello sponsor tecnico. Una variante di questa maglia fu utilizzata esclusivamente per le gare amichevoli: anch’essa provvista della fascia ondulata, aveva, però, fondo uniforme e, priva di colletto, aveva girocollo e polsini bianchi. Nonostante si possa parlare dell’utilizzo in pianta stabile di una terza maglia solo a partire dagli anni 1990, già nella stagione 1950-1951 i giocatori dell’Inter indossarono saltuariamente una maglia nera a girocollo con una fascia orizzontale azzurra.
Nonostante fosse cambiata, per la stagione 1984-1985, l’azienda di abbigliamento sportivo fornitrice delle divise da gioco, il design della jersey rimase sostanzialmente invariato rispetto all’annata precedente: maglia a tinta unita, sia lo scollo a “V” sia i polsini in azzurro con tre righini bianchi, calzoncini bianchi e calzettoni, inclusi i risvolti, azzurri. I calzoncini bianchi (o azzurri) avevano, sui lati, fasce azzurre (o bianche), simili a quelle del corpino e orli blu (“tagliati” sui fianchi); logo del club e numero erano disposti come di consueto. Gli orli di collo e maniche sono azzurri, ma presentano alle estremità tre fasce – una verde, una bianca e una rossa – a rappresentare i colori nazionali italiani. Quattro anni più tardi, però, con l’assunzione, da parte del club partenopeo, della denominazione Associazione Calcio Napoli, anche il celeste fu rimosso: vennero così fissati nell’azzurro e nel bianco i nuovi colori sociali, caratterizzanti l’identità visiva del sodalizio e rimasti, da allora, immutati.