La Juventus è un modo di essere, di esprimersi e di emozionarsi, vivere insieme a tanti altri la stessa passione per il calcio, possibilmente per il bel calcio. Perché, la Juventus è stata, è e sarà sempre una squadra di calcio. O forse sarà proprio per quello che sono riusciti a trovare la giusta quadratura. E poi, a ben vedere, in diversi casi l’undici bianconero dimostra palesi coincidenze con gli accadimenti del tempo: non è stata forse beat, imprevedibile e senza leader la Juve di Heriberto Herrera, vittoriosa nel 1967, quasi un anticipo estetico del ’68? Come la Mole Antonelliana o la Tour Eiffel, come l’Arco di Tito o la milanese piazza del Duomo, la Juve è, a suo modo, maglie calcio shop un monumento che deve saper mantenere intatta la propria identità. Subito penso alla Juve. La Juve è per me l’amore di una vita intera, motivo di gioia e orgoglio, ma anche di delusione e frustrazione, comunque emozioni forti, come può dare una vera e infinita storia d’amore. La figura delle linee laterali retta, conviene che sia formata da quattro linee parallele, affinchè tutti quattro i piedi possano agire nella sua, senza che l’uno dia impedimento all’azione dell’altro; ed acciocchè possa questo seguire, è d’uopo che prima che sia dato principio all’azione sia anche la macchina situata in linea laterale, perchè ciaschedun piede possa essere in libertà di agire liberamente nella propria linea, poichè trovandosi situata diversamente, quello che dà principio all’azione non potrebbe a meno di levar di forza quello che deve eseguir la sua dopo con incavalcarlo, di percuoterlo e di ferirlo con l’inciampo, o di cagionarli qualche contusione con calpestarlo.
La seconda maglia della stagione 2007/08 per la prima volta mette da parte il grande logo Pirelli per far spazio alla Croce di San Giorgio su sfondo bianco, come da tradizione. La stagione 1999-2000 si apre con la vittoria in Supercoppa Italiana, 2-1 contro il Milan a San Siro (rete decisiva di Alain Boghossian). Nel primo test amichevole della stagione, i biancorossi di Viali hanno incrociato i tacchetti nell’amichevole di lusso giocato contro il Genoa di mister Juric. Si tratta del primo tassello di una serie di gravi problemi finanziari che si protrarranno per tutta la successiva stagione, segnata da continui cambi di proprietà e culminata il 19 marzo 2015 con il fallimento della società parmense. Da lei correva Gianluigi Lentini che nel 2015 in un’intervista a Maurizio Crosetti commenta: “Ma dov’era il problema? Come avvenuto nel 2012 ai tempi del porcellum la scelta dei candidati, quantomeno quelli dei collegi uninominali, deve essere fatta attraverso delle primarie aperte a tutte le forze della coalizione.
Sì, garantiamo l’autenticità delle nostre maglie. Accade quando vedo entrare quelle maglie in campo. Fin dalla sua fondazione la Juventus è stata depositaria di un’estetica assai particolare, in campo e fuori, capace di sintetizzare la componente aristocratica e quella elitaria, la nobiltà con il popolare, il portamento signorile al sudore proletario. Fin da piccolo, anche nei panni di Toro Seduto, sulla sedia fermo non ero capace di stare! Mille società sportive, piccole e grandi, si cancellano a vicenda perché il loro modo di essere era dilettantesco fin dalle origini, viveva d’emotività, di risultati, di traguardi miracolosamente raggiunti, di sfide occasionali. Dei grandi classici e dei grandi moderni, nessuno gli era ignoto. Un sogno di difficile realizzazione a causa dei pericoli stradali e dei punti critici presenti sul tragitto casa-scuola. Del futuro preferisce non parlare: «C’è sempre molto da fare, soprattutto per quel che riguarda la fidelizzazione dei tifosi che non sono in Italia, il mondo dei fan club. L’Italia regge per tutto il primo tempo sull’1-1 con gol di Pelé e Boninsegna. La Juventus: mai. Gioca nel tempo. Risposta: una bellissima iniziativa sicuramente da ripetere negli anni , penso che tutte le persone che si sono adoperate per realizzare tutto questo debbano essere orgogliose nel vedere come la manifestazione sta prendendo sempre più piede, all’inizio ho percepito anche un po’ di scetticismo, ma poi pian piano con l’evolversi del torneo sto vedendo sempre più entusiasmo e voglia di partecipare.
Nei momenti difficili, c’è sempre nel mio subconscio qualcosa a cui mi appello, e questo è il motivo per cui la Juventus ha vinto anche oggi. È sempre un’emozione quando mi chiedono di parlare della Juventus. La Juventus è la compagna della mia vita, soprattutto un’emozione. «mecenate», infine un supporter della Juventus che ha avuto la possibilità d’aiutarla. La Juventus appartiene all’Italia proprio perché appartiene a Torino. Perché la Juventus, dopo già un secolo di storia, è diventata una leggenda. Perché significa non solo ripensare ai tanti successi sportivi, ma è ripercorrere un viaggio nella memoria, sul filo di tanti ricordi personali e della mia famiglia che si intrecciano da 75 anni con la storia di questa squadra di calcio. Una passione verso lo sport principe, il calcio, che coinvolge anche tutta la mia famiglia, da mia sorella Roberta ai miei due figli Alexia di 22 anni ed Andrea di 17 anni, che sono molto giovani: capiremo strada facendo il loro potenziale. Alcune app offrono anche streaming diretto; quindi assicurati di scaricare quelle giuste per restare sempre aggiornato sui tuoi campioni preferiti.