Negli anni seguenti la prima divisa rimase pressoché invariata, con l’unica particolarità dell’incontro con il Lussemburgo disputato a Genova il 31 marzo 1973, valido per le qualificazione a Germania Ovest 1974, quando la maglia azzurra presentò il bordo del collo e delle maniche di colore blu scuro, unica volta in cui venne indossata con questa particolarità. Per la fase finale della rassegna contintale, che laureò per la prima volta gli Azzurri campioni d’Europa, la maglia tornò a girocollo e fu leggermente più scura rispetto al passato, con i calzettoni che riportavano ancora due strisce bianche sul risvolto e il classico pantaloncino bianco. I pantaloncini furono sempre bianchi e i calzettoni completamente azzurri. I pantaloncini erano bianchi con orli azzurri, che ricalcavano il medesimo design visto per le maniche; sulla coscia destra, ma nella parte alta, era collocato il logo del club; sulla sinistra, invece, in blu scuro era riprodotto il numero di maglia. A partire dalla seconda metà del 1969 e per gran parte del decennio successivo, l’identità visiva del Calcio Napoli fu improntata sulla simbologia propria dell’araldica del Regno di Napoli, del Regno di Sicilia e del Regno delle Due Sicilie.

Durante la rassegna mondiale, la nazionale scese in campo con la prima divisa in quattro delle cinque gare disputate: in due incontri indossò il completo interamente azzurro (contro la Norvegia e i padroni di casa della Francia), contro l’Austria sfoggiò il classico abbinamento con pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri mentre contro il Camerun furono bianchi sia i calzoncini che i calzettoni. Le modifiche alla casacca degli Azzurri portarono dapprima ad utilizzare maglie con la particolarità del colletto (nel 1948 con i laccetti), sostituite in seguito da un più semplice girocollo. 22 aprile 1998 a Parma con il Paraguay, presentava un colletto a polo e venne realizzata in materiale lucido, con vestibilità abbondante e con l’unica particolarità formata una linea bianca lungo i fianchi e sotto le maniche. Per l’annata 1965-1966 e fino a quella 1969-70, venne scelta ancora una casacca bianca con girocollo azzurronero e polsini nerazzurri, 4 maglia milan ma tornò la fascia azzurronera come nell’immediato secondo dopoguerra. Dopo il torneo, la maglia tornò a presentare il solito girocollo. Europa 1968 che consentì agli Azzurri l’accesso alla fase finale del torneo, da disputare in casa. Su sei incontri disputati nel torneo, in cinque occasioni venne utilizzata la prima divisa, nel suo abbinamento classico maglia e calzettoni azzurri con calzoncini bianchi: contro Svezia e Uruguay nel girone, contro il Messico nei quarti di finale, contro la Germania Ovest nella “partita del secolo” e contro il Brasile nella finale persa del torneo, che assegnava in maniera definitiva la Coppa Jules Rimet a una delle due compagini.

Nel mondiale di Argentina 1978 l’abbinamento classico comprendente maglia e calzettoni azzurri con pantaloncino bianco fu indossato in quattro occasioni (contro Argentina, Germania Ovest, Paesi Bassi e Brasile); contro Francia e Austria vennero invece sfoggiati i calzettoni bianchi mentre nella seconda gara contro l’Ungheria comparve un inedito completo interamente azzurro. La prima divisa venne utilizzata, con l’abbinamento classico maglia e calzettoni azzurri con pantaloncino bianco, in tutti e tre gli incontri del torneo continentale del 1996 (nelle sfide con Russia, Rep. Il 25 marzo 1995, per l’incontro di qualificazione a Euro 1996 disputato a Salerno con l’Estonia, la nazionale indossò per la prima volta una divisa del nuovo sponsor tecnico: l’azienda statunitense Nike, e il suo logo non apparve in nessuna maglia indossata dagli Azzurri, nel principio del divieto imposto dalla FIGC, mentre fu riprodotto nelle repliche in vendita. Questa divisa, che venne utilizzata per l’ultima volta il 12 ottobre 2005, nell’incontro di Lecce con la Moldavia valido per le qualificazioni al campionato del mondo 2006, in precedenza era stata utilizzata in cinque occasioni con l’abbinamento totalmente azzurro. Subito dopo la competizione sudamericana, e in proiezione al campionato del mondo 1982, la maglia rimase con il colletto a polo e i bordi delle maniche con bordini tricolori.

Nelle qualificazioni al campionato del mondo 1958, torneo in cui l’Italia non fu ammessa a seguito della sconfitta di Belfast, gli Azzurri indossarono come maglia una polo con colletto e un bottone. Nel torneo continentale gli Azzurri disputarono tutti e quattro gli incontri con la divisa casalinga (contro Belgio, Inghilterra, Spagna e Cecoslovacchia). Europa 1988 per tutte le quattro partite giocate. Europa 1980, propose una prima divisa dell’Italia minimalista, avente per novità solamente il girocollo e i bordi delle maniche leggermente più scuri, con i calzettoni completamente a tinta unita. La divisa da trasferta è interamente bianca, fatta eccezione per il profilo delle Raglan e degli orli di collo e maniche che sono realizzati in “blu Armani”. Nella stagione 2024-2025 la maglia fu nuovamente gialla con motivi blu scuro sui lati e sulle maniche; da segnalare lo swoosh doppio e verticale, per simboleggiare la crescita del calcio femminile. La scelta dei colori, il nero e l’azzurro, fu in primis un omaggio al cielo notturno milanese, ma fu dettata anche dalla volontà di opporsi simbolicamente al binomio cromatico adottato dal Milan (nero e rosso): all’epoca, infatti, era comune l’uso di matite a due colori, rosse da una parte e blu dall’altra.

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