Avete una posizione autonoma o aspettate direttive dall’estero? Signora Presidente, il dibattito che si conclude oggi e che consegna all’Europa, attraverso il nostro Governo, la posizione del Parlamento italiano deve farci riflettere su alcuni aspetti centrali che hanno caratterizzato le proposte del Presidente Gentiloni al Parlamento e le conseguenti risposte. Questa è la posizione del Partito Democratico, e su questa posizione non consentiamo a nessuno strumentalizzazioni! Questa riflessione, che insieme abbiamo fatto e che ci avrebbe consentito di ottenere anche risultati migliori se alcune interpretazioni non solo del fiscal compact, ma anche dei vincoli agli investimenti pubblici avessero caratterizzato la forza di una maggioranza più ampia di quella che avevamo, questa riflessione è diventata riflessione politica che almeno le sinistre nel nostro Paese devono far propria, maglia inter 2024 a partire dal Partito Democratico. Guardate, lo dico senza polemiche: capisco che è difficile per l’onorevole Di Battista intervenire senza offendere, ma io gli consiglio di sforzarsi di rispettare le istituzioni: se non riesce proprio per le persone che in questo momento le rappresentano, lo faccia per la storia stessa delle istituzioni (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! In un momento in cui 120 Paesi nel mondo appoggiano con forza il disarmo nucleare attraverso l’ONU, noi lavoriamo nei fatti per questo obiettivo e l’abbiamo inserito anche nel programma come molte altre cose (noi un programma ce l’abbiamo).

Forse ci saranno più spazi per la difesa comune ma probabilmente dovremo tagliarci i ponti alle spalle anche su alcune strategie connesse all’industria militare. Ci tengo a ringraziare Legea che ha dimostrato attaccamento alla città e alla realtà del Calcio Lecco, venendo incontro alle nostre esigenze e offrendoci un prodotto in linea con il blasone di questa società”. Votate una delle nostre risoluzioni e mettete nero su bianco il misero fallimento della vostra politica estera. Alfano ha semplicemente confermato che la politica estera italiana di Monti, Renzi e Gentiloni, succube dei diktat di Bruxelles e Washington, è stata un fallimento totale. PRESIDENTE. La ringrazio, Ministro Galletti, anche per il rispetto dei tempi. Mi piacerebbe però, per la credibilità di tutti, che contro le ingerenze del Vaticano si decidesse di risolversi anche quando, per esempio, dall’altra parte del Tevere si cerca di ingerire sulla modifica di norme che attengono esclusivamente il diritto dello Stato italiano di stabilire quali siano i cittadini dello Stato italiano (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Direzione Italia).

Vale a dire pressione verso Trump e l’amministrazione degli Stati Uniti da parte soprattutto dei membri dell’Unione europea. Avevo capito e così avevamo capito in tanti tra noi che oggi l’obiettivo era parlare di migranti, di difesa europea comune soprattutto dopo la Brexit, perché non sarà sfuggito a molti colleghi rappresentanti soprattutto dei gruppi di opposizione che l’uscita del Regno Unito cambia anche la geografia militare in Europa. Noi riteniamo che l’accordo sia fondamentale per assicurare il regime internazionale di non proliferazione nucleare così come la pace e la stabilità della regione e fortunatamente i rappresentanti di Russia, Cina e Unione europea la pensano alla stessa maniera. Dai membri di questa stessa rete che ha vinto il premio Nobel per la pace è nata anche una proposta di legge d’iniziativa popolare che prevedeva una regolamentazione chiara sui trattati e sulle basi militari e sul divieto di transito di tutte le armi atomiche presenti sul nostro territorio, una proposta che noi abbiamo portato al voto di quest’Aula qualche mese fa e che voi avete liquidato con un voto che ha soppresso tutti gli articoli in Commissione e, quindi, poi ha reso la legge inattuabile anche in Aula. Perché sull’Italia al tempo del digitale ne ho sentite tante oggi, e per me sarebbe fin troppo facile ricordare i dibattiti avvenuti in quest’Aula, nella mia Commissione, nella Commissione bilancio, grazie a molti colleghi che hanno sostenuto posizioni anche scomode.

Andremo avanti perché questo Paese rispetto agli altri lo ha già spiegato in questo Parlamento, in Europa, che il capitalismo al tempo del digitale vive la più grande rivoluzione moderna della storia: è molto più dirompente di quella avvenuta con i computer, è molto più dirompente di quella a mio avviso avvenuta prima ancora con i telai e con l’energia elettrica. Debutta in prima squadra il 19 ottobre 2018, all’età di 16 anni e 283 giorni, subentrando al 76′ della partita di Ligue 2 vinta per 2-1 contro il Troyes, diventando inoltre il più giovane debuttante di sempre della sua squadra. Pensate che il MoVimento 5 Stelle con decine di atti parlamentari, molti dei quali peraltro a mia prima firma, chiede da anni la fine delle sanzioni alla Russia: non un nemico da colpire ma un prezioso alleato contro la guerra al terrorismo e soprattutto il ripristino del dialogo in Medio Oriente. Noi faremo una battaglia sulla portabilità dei dati, e la faremo per rendere il Paese più equo e più giusto, e la faremo dall’Italia e la faremo attraverso il Governo italiano in Europa (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e del deputato Quintarelli)!