Bruno Vigato (il magazziniere), la signora Franca (responsabile spogliatoio “Fila”), la famiglia Pasotti (il ristorante del circolo del Toro), Domenico Magrini (l’artigiano delle scarpe da calcio), il signor Porzio (addetto all’arbitro), Giacomo Franco detto “Nino” (accompagnatore di Radice), Bruno Colla e Giovanni Monti (massaggiatori), sono solo alcuni rappresentanti della fauna umana presente nel libro e che rese possibile, assieme ai calciatori ovviamente, quello splendido trionfo sportivo. Era il Toro del “giaguaro”, dei “gemelli del gol”, del “poeta”. Non amo salire sul carro dei vincitori e non lo farò nemmeno in questo caso, però, penso sia doveroso per l’amicizia e la stima che mi lega a Max Menetti sottolineare, da reggiano, quanto sono orgoglioso del suo operato, nello stile e nella sostanza. Ora dipenderà da Barilli e Landi avere la forza e il coraggio per ripartire. Leggo, ascolto, chiamo, mi confronto e non mi permetto di dire chi ha ragione o chi ha torto tra Barilli e Vavassori-Compagni. In competizioni che prevedano l’eliminazione diretta ed esigono quindi che la gara abbia una vincente, si ricorre di solito a tempi supplementari (due tempi della durata massima di 15 minuti ciascuno) e, in caso di ulteriore parità, si passa ai tiri di rigore per stabilire chi accede al turno successivo.

Guzmán torna convocabile per la nazionale canadese, così come per le nazionali dei paesi dei suoi genitori (la Giamaica e le Filippine), avendo giocato solo per le nazionali giovanili olandesi. In questi anni, acquisendo in prima persona il cartellino di molti calciatori in erba da tutto il mondo e rivendendoli spesso a top team a prezzi molto maggiorati, si conferma come uno dei maggiori talent scout di tutto il panorama calcistico italiano. Una squadra efficace e bella da vedere che rinverdì, anche se per pochi anni, i fasti del “Grande Torino”. Gli anni sessanta scorrono senza emozioni per il Ponziana, con alcune eccezioni: la Stella d’Oro al merito sportivo conferita dal CONI nel 1960 (che va ad aggiungersi a quella d’Argento) e la promozione in serie D del 1967; la quarta serie dura però solo una stagione (17º posto con 22 punti). I lagunari in quegli anni colpirono a tal punto la stampa nazionale che venne addirittura presa in considerazione la possibilità di trapiantare in nazionale il blocco del Venezia. Dopo un’altra proficua esperienza al Camtli, altra formazione di una divisione dilettantistica, nel 1975 l’Erdogan calciatore ha scaturito l’interessamento dell’Iett, la squadra dei trasporti della capitale, militante stabilmente nella terza divisione nazionale.

L’aggressione ai curdi e l’attuazione di vere e proprie tecniche di sterminio praticate dall’esercito turco hanno suscitato rabbia ed in qualche caso reazione, ma la Turchia sembra non mollare, anzi gli stessi calciatori della nazionale di calcio hanno fatto gridare allo scandalo per il saluto militare da loro eseguito durante le partite. A fine stagione la Roma decide di non riscattarlo, e dunque fa ritorno al Wolfsburg, dove resta per un’ulteriore stagione. La magica stagione ’75-76, il sottotiolo del libro, è la stagione della conquista dell’ultimo scudetto del Toro, uno scudetto che Pecci conquista al primo anno con la maglia granata. Eppure in quell’annata, calcisticamente fantastica e irripetibile, il Toro vinse lo scudetto conquistando 45 punti contro i 43 della Juventus. Scrive Gianni Mura nella prefazione: «questo, che sembra un libro rievocativo dello scudetto ’76, in realtà è una storia d’amore e a me piacciono le storie d’amore». «Tutte le storie sono storie d’amore», scrive Robert McLiam Wilson in Eureka street. E’ però vero che ci sono delle scadenze finanziarie e soprattutto c’è da programmare il futuro a iniziare dall’iscrizione per arrivare alla sede del ritiro e alla campagna abbonamenti. Sento però il dovere di ricordare che tutto è iniziato venticinque anni fa presso un Liceo di Trieste dove insegnavo e, ripensando al momento in cui solcai la porta d’entrata nel mio primo giorno di servizio, emozionata e felice di per poter insegnare nell’area psicomotoria, non avrei mai pensato che la mia vita e quella di tanti sarebbero cambiate così splendidamente e radicalmente.

Una squadra che giocava in velocità con un pressing alto in fase di non possesso palla che solo molti anni dopo si rivedrà, applicato sistematicamente, nel campionato italiano di calcio. In campionato si è piazzato dodicesimo, ma ha brillato nella UEFA Europa League. Il campionato vede il Chievo immediato protagonista, colpendo in particolare per la qualità del gioco espresso, grazie soprattutto agli esterni Eriberto e Manfredini, a dal rigenerato regista Corini. Diventa subito un idolo dello Iett, che nel 1978 guidò a suon di gol alla vittoria nel I campionato amatoriale di Istanbul. 1973-74 – 1º nel girone unico della Promozione FVG. Tornati in massima serie e sulle ali dell’entusiasmo, viene confermato Zanetti, artefice della promozione. Nell’annata seguente sotto la guida di Ezio Volpi il Venezia tenta nuovamente la promozione rinforzato dai ritorni degli attaccanti Bellinazzi e Bianchi, del centrocampista Franco De Cecco, e dai debutti di giocatori che poi faranno un’ottima carriera come i fratelli Stefano e Carlo Trevisanello. E’ uno degli uomini più discussi e criticati degli equilibri politici ed economici dello scacchiere del Mediterraneo.

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