La prima competizione internazionale di calcio fu nel 1872, con Scozia e Inghilterra che giocarono l’una contro l’altra. Un altro spazio di rilievo che espone autovetture della casa del Biscione è il museo Alfa Romeo “Fratelli Cozzi” di Legnano, nella città metropolitana di Milano, ospitato nel piano interrato dell’omonimo concessionario. 1954 Alfa Romeo B.A.T. Alfa Romeo del passato con nuovi stilemi. Lo stesso argomento in dettaglio: Stabilimento Alfa Romeo del Portello, Stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco e Stabilimento Alfa Romeo di Arese. Con la finalità di favorire l’occupazione delle regioni del Sud Italia, negli anni sessanta Giuseppe Luraghi decise di convertire lo stabilimento in un sito produttivo di automobili. I lavori di costruzione iniziarono nel 1938 con l’obiettivo di destinare il nuovo sito produttivo alla progettazione e all’assemblaggio di motori aeronautici. I motori destinati a questo campionato vennero installati su vetture LDS, Cooper e De Tomaso. Alfa Romeo è un’azienda italiana nota per la produzione di vetture dal carattere sportivo. L’Alfa Romeo fabbricò carrozze ferroviarie a Napoli e locomotive (sia elettriche che a vapore) a Saronno.
Nacque così, nel 1941, l’Alfa Romeo Avio. Accordo con Sauber, Alfa Romeo torna in F1, in Il Sole 24 ORE. I camion Alfa Romeo più celebri, che vennero prodotti dagli anni quaranta agli anni sessanta, furono il 430, l’800 ed il Mille. Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell’Alfa Romeo. Peter Hull e Roy Slater, La storia dell’Alfa Romeo, Milano, Baldini e Castoldi, 1970, ISBN non esistente. Alfa Romeo, cassa integrazione di sette settimane per Arese. In seguito alla chiusura dei siti produttivi del Portello e di Arese e dopo la messa in produzione di modelli non appartenenti al marchio del Biscione a Pomigliano d’Arco, i lavoratori impiegati per la realizzazione di vetture Alfa Romeo hanno fatto parte delle maestranze dei vari stabilimenti del gruppo FCA, fino al processo di fusione di quest’ultimo nella nuova holding Stellantis. Dallo stabilimento del Portello uscirono migliaia di veicoli l’anno mentre in precedenza la produzione si attestava al massimo a mille vetture annue. In questa occasione apparve per la prima volta il simbolo del quadrifoglio Alfa Romeo che, da allora, sarebbe comparso in tutte le attività competitive della casa del Biscione e sulle versioni più sportive delle sue vetture.
L’inizio degli anni cinquanta fu caratterizzato dalle due vittorie al Mondiale di Formula 1. L’Alfa Romeo conquistò infatti le prime due edizioni di questo campionato aggiudicandosi il titolo nelle stagioni 1950 e 1951 grazie, rispettivamente, a Nino Farina a bordo di una 158 (soprannominata “Alfetta” per le dimensioni contenute). Questo decennio fu soprattutto caratterizzato dalle vittorie della Tipo 33 e delle sue derivate nel campionato del mondo sportprototipi. Nel 1950 il marchio è ritornato all’ottone smaltato. I modelli Alfa Romeo commercializzati in seguito alla uscita di produzione della 159 non sono stati più assemblati in fabbriche collegate specificamente al marchio del Biscione. Dopo questi due allori l’Alfa Romeo si ritirò momentaneamente da questo campionato. Anastasi disputò inoltre 6 gare (con 2 gol) per l’Italia Giovanile e 4 gare (con 2 gol) per l’Italia Under 23; computando le due presenze iniziali, disputò in totale 25 presenze e marcò 8 gol con la maglia azzurra.
Stile del colletto e della maglia casalinga sono una riproduzione fedele di quella indossata da Fontolan, Tricella e Galderisi durante quell’indimenticabile cavalcata, sponsor Canon (ovviamente) a parte. Confermando la generale tendenza del ritorno del girocollo a discapito di tutti gli altri stili, anche il Bologna – pur rimanendo fedele a colori e composizioni – si è presentato ai blocchi di partenza con una prima maglia solida, essenziale, stilosa in tessuto jaquard e rinvigorita da un font molto sbarazzino per main sponsor, cognome e numero giocatore. Notato da alcuni emissari dei maggiori club della massima serie, viene acquistato nell’estate del 2009 dal Montesilvano, dove in poco più di due stagioni esplode definitivamente vincendo con gli abruzzesi, uno scudetto ed una Coppa UEFA. Sedicesimi di finale di Coppa Italia Lega Pro. Nella Coppa delle Fiere, il cammino del Cagliari è meno fortunato, infatti i rossoblù vengono eliminati nei sedicesimi di finale dai tedesco-orientali del Carl Zeiss Jena. A causa dell’espansione urbanistica, nei primi anni del Novecento, i resti della messapica cinta muraria furono in gran parte distrutti o utilizzati per la costruzione di muretti a secco e piccoli edifici di campagna. Non c’è nulla da fare, con la nostalgia si vince sempre facile: basta saperla applicare nei giusti modi.
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