brown wooden armchair near white wall La sensazione di essere parte integrante dell’evento sportivo è ciò che rende il calcio così coinvolgente. Poteva quindi essere una bella idea inserire la mappa della città di Torino sullo sfondo bianco, ma contrariamente a quanto fatto ad esempio dalla Roma il tono su tono appare quasi impercettibile. Innanzi tutto le maglie della Sampdoria hanno la leggendaria banda orizzontale di bianco, blu e rosso, mentre Il logo rimane sul manicotto. Molto divisiva la scelta della società pugliese con la conferma della produzione “casalinga” con il proprio brand: la prima e la quarta maglia presentano due omaggi sullo sfondo, ai propri tifosi e ai mai dimenticati idoli Ciro Pezzella e Michele Lorusso rispettivamente; la terza celebra il recente scudetto della squadra Primavera e la seconda, l’unica che relega il giallorosso societario lasciando spazio al bianco, non sposta troppo il giudizio. Per l’orgogliosa società bergamasca è sempre molto difficile staccarsi dalle proprie tradizioni, con la storica prima maglia quest’anno proposta semplicemente con strisce verticali più geometriche e soft rispetto al passato recente. Il tentativo di riportare in auge a ogni nuova stagione una delle tante, iconiche maglie dell’Udinese del passato continua con successo anche quest’anno, con prima e seconda maglia a riprendere stili e colori del club friulano di fine anni 70 ma con tocchi di modernità come i contorni di maniche e colletto e la storica Zebretta, girata verso l’esterno.

Le trame tono su tono sulla seconda maglia e sul corallo dominante confermano l’obiettivo di unire passato e futuro, con un risultato affascinante. ’Italia abbia puntato sulla nostalgia e la propria storia per questa nuova stagione e l’importante anniversario, ottenendo oggettivamente un risultato accattivante e facendosi tra l’altro ispirare dal kit da trasferta del Genoa della stagione 1986-87 per la seconda maglia. Durante il match tra Real Madrid e Roma, terminato 3-0 per i padroni di casa e detentori del trofeo, le telecamere hanno inquadrato un gruppo di tifosi spagnoli: tra loro vi era Blanca Rubio Landart, giocatrice di calcio femminile proprio a Madrid, che indossava la maglia del nostro Cesena. Durante i due decenni successivi, le squadre iniziarono a stabilirsi su colori di squadra riconoscibili per le divise, anche se spesso si verificavano cambiamenti di colore. Puoi sentire l’adrenalina che sale durante un gol, gli applausi dei tifosi e l’euforia della squadra vincente.

Il gradito ritorno del classico granata su uno stile più tradizionale racchiuso tra il colletto in costine è leggermente “sporcato” dalla massiccia presenza dei tre sponsor così come sulla seconda maglia, identica alla prima ma a colori invertiti. Siamo ancora combattuti se il tema della bandiera a scacchi biancorossa che vorrebbe rendere tributo al famoso autodromo della città sia un colpo di genio o un autogol, regalando tanto spazio a uno sport ben lontano dal calcio: la spiegazione ufficiale ha a che fare con la velocità con cui il Monza post-fallimento è arrivato in Serie A, ma una seconda maglia identica alla prima con i colori semplicemente invertiti testimonia forse una mancanza di creatività rispetto alle concorrenti. La nascita del bebè, del quale non si conosce ancora il sesso, è prevista per fine ottobre. E più di noi che l’abbiamo seguita in Tv, spaparanzati sul nostro divano, l’hanno gustata in diretta i magnifici 100 che hanno affrontato il lungo viaggio per seguire la squadra del cuore. Da Pickford a Mbappé: come si schiererebbe il nostro undici titolare del torneo appena concluso.

Formiconi, terzino destro classico che all’occorrenza può fare anche l’esterno di fascia di un centrocampo a cinque, ha debuttato in C2 con la Cisco Roma a 18 anni (8 gettoni), quindi subito il salto di categoria l’anno seguente col Lumezzane in C1 (con 22 partite all’attivo), poi ancora C1 a Benevento (26 caps), il balzo in serie B al Grosseto (9 gare per lui) e ancora due annate in C1 coi maremmani da titolare coronate da una rete, prima del passaggio alla Cremonese. Sono passati quasi 19 anni da quando Gastone “Spazzola” Zanon, non ancora 14enne, mise piede per la prima volta all’Appiani. Al 17′, ancora L’Aquila in avanti: gran tiro di Sieno dal limite, sfiorata la traversa. Un bel lavoro di Macron con i bolognesi, non c’è che dire: la prima maglia restituisce una nostalgia anni 90 che farà sicura breccia nelle generazioni meno giovani, con la chicca del logo tono su tono dalla grande originalità; conquista anche la seconda maglia, grazie al ritorno della splendida doppia striscia diagonale con i colori societari intervallati dal nuovo sponsor.