Pensiamo che, dopo gli interventi effettuati nella scorsa legislatura, tesi a sostenere il sistema economico e a consentire alle imprese di confrontarsi con la concorrenza internazionale, occorresse intervenire per sostenere la ripresa dei consumi e la domanda interna, maglia napoli gialla ad esempio – così come abbiamo proposto con nostri emendamenti – attraverso l’aumento delle detrazioni su salari e pensioni. Al contrario, questa manovra presenta elementi recessivi, taglia gli investimenti relativi all’innovazione e per le infrastrutture e deprime i consumi. Vi saranno investimenti importanti nelle infrastrutture ritenute strategiche – così come ci ha ricordato questa mattina in Aula il Ministro Tremonti -, nei trasporti, nei rifiuti e nell’ambiente, ed una serie di agevolazioni per chi vorrà fare impresa anche in un giorno, nonché per le giovani coppie con il piano casa. Tutti abbiamo letto le dichiarazioni del presidente della Lombardia Formigoni e sappiamo tutti che vi è stato un conflitto aspro tra l’onorevole Tremonti e l’onorevole Formigoni. A dire il vero, un punto percentuale di PIL sarebbe stato necessario per affrontare questo problema, ma probabilmente dovremo rinviare alla prossima occasione (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

60 anni. È chiaro che il tema della durata degli affidamenti è un tema delicato: in dottrina ci sono discussioni, bisogna trovare il giusto punto di equilibrio tra il fatto di favorire gli investimenti da parte delle imprese e, dall’altro, non consolidare situazioni di monopolio. Siamo di fronte all’health check: l’Europa discuterà della riforma di medio termine delle politiche agricole; Sarkozy ha inaugurato il semestre di presidenza francese, parlando di una rinnovata fase delle politiche agricole e delle politiche ambientali in Europa; Barroso al G8 ha fatto un richiamo all’impegno degli otto grandi Paesi a stanziare risorse in un fondo per le politiche agricole. Siamo di fronte ad uno stravolgimento delle regole parlamentari sulla sessione di bilancio che, come i colleghi sanno, prevede la discussione sul Documento di programmazione economico-finanziaria prima di giungere alla presentazione della legge finanziaria e alla discussione del documento di bilancio nelle Aule parlamentari. Credo che nessuno in quest’Aula sia in grado di portare una sola motivazione a sostegno di un percorso che impegnava il Parlamento per mesi e che inevitabilmente si concludeva con il voto di fiducia alla vigilia di Natale: il Documento di programmazione economico-finanziaria presentato a giugno, il disegno di legge finanziaria adPag.

Una cosa diversa da quello che avete fatto voi nell’esperienza di Governo dal 2001 al 2006. Faccio riferimento alle agenzie che in queste ore ci informano che l’Italia è stata condannata di fronte alla Corte di giustizia delle Comunità europee per il condono IVA che avete fatto con la legge finanziaria per il 2003. Se da una parte c’è la necessità, per quanto ci riguarda, di una riflessione su questa tematica, dall’altra, credo che dobbiamo tutti mantenere alta l’asticella sul tema della legalità. O quando, a fronte di altrettanti discorsi sullo stato della nostra giustizia, si mortifica proprioPag. Scandalosa perché non solo non risolve il problema ma va a umiliare e ad acuire ancora di più la situazione di coloro i quali vivono in uno stato di bisogno che probabilmente, in maniera dignitosa, potevano celarlo. Con questa manovra finanziaria si genererà, anzi si è già generato, un conflitto istituzionale fra Stato e regioni; è stato abolito, infatti, il Patto per la salute fra il Governo e le regioni, nuova maglia napoli sottoscritto appena un anno fa.

Abbiamo già avuto mondo di confrontarci in sede di Commissione con il sottosegretario Vegas. Che su questo incendio, già di per sé incontrollabile, aliti anche un vento perenne di stagflazione, un mix micidiale di crescita dei prezzi e riduzione del reddito, alimentato dal caro greggio, è certo sotto gli occhi di tutti. È vero anche che l’immediata incidenza dei mercati finanziari asiatici e le crisi del dollaro non potevano non alterare il rapporto di cambio con l’euro. Si trattava di una disponibilità a trattare e discutere sui vari argomenti, per fare in modo che maggioranza e opposizione insieme – in questo strano clima di collaborazione, che l’Italia dei Valori non ha comunque mai condiviso, se non su determinate materie, quando ha ritenuto opportuno farlo e non per partito preso – alla fine aggiustassero con degli interventi quella che di fatto era la manovra finanziaria. Questo è il fatto più ignobile che possa esistere. Ebbene, queste regioni governate dai vostri colleghi avranno un doppio onere: da un lato dovranno colmare il buco e la voragine finanziaria e, dall’altro, dovranno stringere ulteriormente la cinta perché i contributi che verranno da questo Governo saranno molti di meno rispetto ai precedenti, quindi si introdurranno ticket e nuove tasse per i cittadini.