Continua il periodo no per Milan Skriniar al PSG. In quel periodo il Paris Saint Germain fa registrare una grande presenza ultras nonostante gli scarsi risultati sul campo. Nel periodo successivo alla scissione, avvenuta nel 1972, la presidenza tornò a Petrelle. È proprio la presidenza Borelli quella più longeva della storia della società parigina, infatti l’editore francese assunse tale carica per 13 stagioni, durante le quali la squadra vinse un campionato e due coppe nazionali. Nelle competizioni nazionali il Liverpool esce ai sedicesimi di finale in EFL Cup perdendo in casa 2-1 contro il Chelsea e ottiene lo stesso risultato sul campo del Wolverhampton ai trentaduesimi di finale in FA Cup. Il peggior risultato in campionato del club è stato il 16º posto, piazzamento raggiunto nelle stagioni 1971-72 e 2007-08. La stagione 2015-16 è stata la migliore della squadra della capitale, nella quale ha realizzato 96 punti in campionato (record nazionale) e ha alzato, oltre il campionato, la coppa nazionale, la coppa di lega e la supercoppa francese, raggiungendo i quarti di finale della UEFA Champions League.
Anche dai dati statistici delle vittorie in ambito internazionale si evince che, oltre che alla nazionale francese, il PSG ha principalmente fornito giocatori pure a quella brasiliana. Essendosi affermato soltanto in epoca recente come club di vertice nel panorama calcistico mondiale, prima degli anni novanta il PSG non ha mai annoverato tra i propri ranghi molti giocatori convocati dalle rispettive nazionali, come testimoniano anche i risultati che in pochi hanno ottenuto con le proprie selezioni. Dopo l’infortunio al ginocchio lo scozzese torna titolare per la prima volta in stagione. Convocato da Cesare Prandelli, esordisce in nazionale il 10 agosto 2010, due giorni prima di compiere 20 anni, giocando da titolare l’amichevole Italia-Costa d’Avorio (0-1) disputata a Londra. L’allenatore portoghese Artur Jorge, già vincitore della Champions League del 1987 con il Porto, si unisce al club parigino con cui vince un campionato e una coppa nazionale nelle 167 panchine disputate che lo rendono il quarto allenatore con maggiore numero di partite gestite nella storia della società nonché il primo tra allenatore stranieri. In precedenza lo stadio era principalmente un velodromo che ospitava le partite della Nazionale francese di calcio. Lo stampo anarchico dei Mystic però non fece che accelerare la contrapposizione per il controllo dello stadio parigino.
Ora le partite dello Stade si giocano sia al Parco dei Principi che allo Stade de France, oltre che naturalmente allo Stade Jean-Bouin, riempiendo sempre le gradinate ma quando era in seconda divisione per riempire lo stadio e creare “movimento” attorno alla sua creatura apriva le porte per i match meno attrattivi od offriva gratuitamente l’ingresso alle donne. Infatti il podio è composto esclusivamente da allenatori francesi: Laurent Blanc (2013-2016) che nelle sue 173 partite gestite vinse 3 campionati, 3 supercoppe, 3 coppe di lega e 2 coppe di Francia; il già citato Georges Peyroche con 211 panchine e al primo posto Luis Fernández (1994-1996; 2000-2003) che nelle 244 panchine gestite ha alzato una Coppa delle Coppe, una coppa Intertoto, una coppa di Francia, una coppa di lega e una Supercoppa. Guadagnata la massima serie, il Nantes si dimostrò capace di lottare per il vertice, vincendo due titoli consecutivi nelle stagioni 1964-1965 e 1965-1966, grazie anche all’apporto di giocatori emergenti come Jacky Simon, Ramon Muller, Philippe Gondet, Robert Budzynski (futuro direttore sportivo della squadra) e Daniel Eon. In totale con il Fluminense ha disputato 146 partite nelle quali ha segnato 14 gol. Successivamente salterà 9 partite di Ligue 1 e 2 di Champions League per la rottura di una fibra muscolare.
Non bastasse la fumata nera nella trattativa per il rinnovo con adeguamento del contratto, Donnarumma, complici alcune prove non esaltanti in Champions League, ha perso la maglia da titolare: contro il Bayern Monaco, Luis Enrique gli ha preferito il russo Safonov, acquistato in estate per 20 milioni di euro per sopperire alla partenza di Keylor Navas. Essi erano gli esponenti di un ideale di destra, seconda maglia psg 2025 che troppo spesso andava a coincidere con vero e proprio nazismo. Un vero santuario del PSG, ma non solo perché offriamo nel nostro negozio di calcio maglie, abiti e attrezzature di tutti i club. Vi sono buoni rapporti invece con la tifoseria del Napoli, se non un vero e proprio gemellaggio per via anche delle ragioni storiche che legano le due città. L’inno ufficiale del PSG è Allez Paris Saint-Germain, ideato dai tifosi parigini (Les Parisiens) in occasione del quarantesimo anniversario dalla fondazione della società, avvenuta nel 1970. Come sottofondo musicale viene scelta la canzone Go West nella versione dei Pet Shop Boys, mentre il testo risalta la passione dei tifosi verso il PSG con parole rivolte anche allo stadio, maglia psg rosa alla città e all’ambizione di vincere ogni partita. Ma la guerra è rinviata di un anno e mezzo grazie al pugno di ferro del direttore della sicurezza dello stadio, licenziato nel maggio 2005 in seguito alla pressione dei gruppi ultrà Boulogne e Auteuil, uniti per togliere di mezzo il comune avversario: striscioni di contestazione, scioperi del tifo, procedure giudiziarie contro la società.