Tuttavia, dobbiamo ricordare che l’aumento delle addizionali IRES graverà sulle banche, sugli operatori del settore energetico, degli idrocarburi liquidi e gassosi e dell’energia elettrica ma sarà anche a danno di cittadini e ne spiegheremo i motivi. A questa situazione che – lo ripeto – produce una nuova unificazione sociale di larghe fasce di reddito, a questa nuova questione sociale, si risponde con politiche di respiro, con interventi di fondo quali l’aumento delle detrazioni fiscali, il sostegno agli accordi di produttività ben più efficaci dello straordinario e non con misure pauperistiche quali la social card alla quale, peraltro, avreste destinato una cifra irrisoria, sicché l’avete promessa a tutti ma la darete a pochi. A nostro avviso, si tratta di una manovra repressiva, perché, da una parte, essa rinuncia a sostenere la domanda interna – attraverso un sostegno ai salari e alle pensioni – e a difendere il potere d’acquisto delle famiglie e, dall’altra, taglia sul lato degli investimenti ed effettua tagli lineari sul fronte della spesa pubblica, che rischiano di non avere effetti concreti. Si tratta di una manovra triennale (2009-2011) che ha come obiettivo il pareggio di bilancio nel 2011, nel rispetto degli impegni assunti dall’Italia con il Governo Prodi nell’Eurogruppo di Berlino nell’aprile 2007 e confermati dall’attuale Governo Berlusconi.
Capisco la necessità di correggere l’andamento dei conti pubblici per il 2008 rispetto al discostamento delle previsioni della legge finanziaria per il 2008 del Governo Prodi e la necessità di anticipare gli effetti sul 2009 degli interventiPag. Ma queste non sono cifre su cui c’era una condivisione iniziale, perché sono le cifre della nostra finanziaria, quelle su cui avete impostato i vostri tagli e che avevate già giudicato inutili, incongruenti, insufficienti, che avevate criticato in quest’Aula, quando il Governo Prodi le prevedeva nella sua finanziaria: ne avete riempito i comunicati stampa. Dentro questo decreto-legge c’è tutto: tutto quello che dovrebbe stare in una legge finanziaria, che il Regolamento parlamentare e la legge 5 agosto 1978, n. Se tutto questo significa che dovete combattere la congiuntura economica negativa soltanto con la quadratura del bilancio – che, lo ripeto, è importante e va realizzata – si rischia di avere una manovra senza successo. 63di contenimento della spesa pubblica rispetto agli andamenti a legislazione vigente e alla conseguenze della congiuntura internazionale.
Vi è dunque una continuità politica rispetto agli impegni internazionali assunti e su questo siamo tutti d’accordo. Ecco il punto definitivo: la vostra manovra è semplicemente sbagliata, il Paese ha bisogno di ben altro, voi avete vinto le elezioni ma sembrate non essere in grado di affrontare una prospettiva politica per il nostro Paese (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico e Unione di Centro – Congratulazioni). AMEDEO CICCANTI. Signor Presidente, signor sottosegretario, onorevoli colleghi, che la manovra economica e finanziaria fosse condivisa a denti stretti dal Popolo della Libertà lo abbiamo capito quando, con 666 emendamenti, contro 647 del Partito Democratico, si è conquistato il primo posto nella presentazione delle correzioni al decreto-legge n. PRESIDENTE. È iscritto a parlare l’onorevole Ciccanti. Sicuramente abbiamo trovato lo spirito giusto per risalire e alla lunga abbiamo conquistato i tre punti meritatamente”. 468, maradona maglia napoli di contabilità pubblica affidano ad una sessione di bilancio che dura tre mesi.
Siccome è stato preso l’impegno con gli elettori per non aumentare le tasse – anzi, l’impegno era di tagliare le tasse, invece la pressione fiscale rimane al 43 per cento fino al 2013 – allora bisogna pareggiare il bilancio tagliando le spese. Taglio uguale per tutti, 21 per cento a tutti i Ministeri, spesa buona e spesa cattiva e stesso criterio per gli enti locali, di cui parleremo in sede di federalismo fiscale, a ottobre. Ho già affermato in sede di discussione sul DPEF che certamente il tasso di inflazione per non essere inflattivo non deve rincorrere i dati reali, ma nemmeno essere, al contrario, depressivo. Ha ragione chi ha osservato ieri nel dibattito sul quoziente familiare lo scarto che vi è tra quella discussione e le scelte di politica economica del Governo e prova ne sia la scelta di un tasso d’inflazione così distante dalla realtà. Chi se la cava, se la cava sempre meglio e mentre le borse valori bruciano ogni venerdì miliardi di euro si moltiplicano le riviste patinate sul lusso. Altra ragione che denota l’abuso costituzionale è il modesto dato sull’indebitamento netto che la manovra determina per il 2008: solo 492 milioni su una manovra complessiva per il triennio di circa 35 miliardi, di cui poco più di 13 miliardi di manovra lorda nel 2009. L’urgenza e la richiesta del provvedere per il 2008, tanto da richiedere un decreto-legge, era di soli – ripeto – 492 milioni.