A partire dal 1990 il Frosinone Calcio utilizzò uno scudo squadrato di color ocra, nel quale campeggiava centralmente lo stemma cittadino sovrastato dal nome della società, mentre al di sotto appariva un pallone da calcio del tipo Adidas Telstar. 11) Torniamo per un momento alla Juventus , nella scorsa intervista abbiamo parlato tanto del tuo passato in Serie A soprattutto a Catania e di moltissimi tuoi compagni di squadra e avversari in una serie A stellare, Platini, Falcao, Maradona , Zico, Van Basten e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, ora vorrei parlare della tua esperienza di allenatore della Juventus prima dei portieri e poi vice di Trapattoni nell’arco temporale se non ricordo male dal 1990 al 1994, chiedendoti intanto come è capitata e poi continuata questa opportunità e in primis di Trapattoni? Detto questo il modello, l’idea è a disposizione di ogni interista che lo senta proprio ma anche di chi si senta di modificarlo a piacimento.

Nike, durò per un quadriennio e, per la prima volta, la Federazione consentì allo sponsor tecnico di apporre il proprio logo sulle maglie, che fu inserito sul lato sinistro, in maniera speculare al tricolore, maglie di calcio e sui pantaloncini. Eccezion fatta per alcune sperimentazioni passate legate all’ambito tecnico, gli sponsor sulla maglia del Cagliari – sia fornitori tecnici sia marchi pubblicitari – comparvero ufficialmente all’inizio degli anni 80 del XX secolo, con l’acquisto della società da parte di Alvaro Amarugi e la contemporanea rimozione del divieto di sponsorizzazione sulle divise da parte della FIGC. Su questa mia idea di maglia mi ero confortato più volte con chi le maglie le crea nella realtà, prima di ritirami a pensare. L’Hotel Bella Riviera, a Viareggio, è da sempre un “covo” per chi ami il Calcio. Ivano è rimasto in Svizzera (chi sta meglio lui), anche lui molto considerato, lo scorso anno 18 goal in 23 gare, quindi bene e inoltre la società lo ha iscritto al corso allenatori in Svizzera, anche perché essendo in possesso di patentino in Italia di Uefa B non permette di allenare in Svizzera, invece conseguendo quello di quel paese non avrebbe problemi, quindi anche per lui si prospetta un futuro da allenatore, la categoria equivale ad una nostra serie C2, sicuramente un buon calcio ma migliorabile tatticamente.

Sotto la dirigenza di Enrico Befani, dal 1951 al 1961 la società toscana vinse il suo primo scudetto, una Coppa delle Coppe e una Coppa Italia, mentre Nello Baglini fu presidente della Fiorentina dal 1965 al 1971, anni nei quali venne conquistato il secondo scudetto, una Coppa Italia e una Mitropa Cup. Nel 2014 arriva sulla panchina del Foggia Roberto De Zerbi, sotto la cui guida i rossoneri vincono per la seconda volta la Coppa Italia di Lega Pro battendo nella doppia finale del 2015-2016 il Cittadella. 6) Secondo te non è un problema avere tutte e 4 le punte in campo e nessuna vera punta in panchina, non potrebbe rappresentare un problema dover cambiare modulo nel caso in cui qualcuno degli attaccanti fosse costretto a stare fuori per un medio periodo? 4) Allegri ci ha messo un poco di tempo a trovare il bandolo della matassa e purtroppo per noi Juventini ha lasciato una Supercoppa per strada , ma ora pare che il modulo funzioni. 5) Hai mai utilizzato questo modulo nelle tue squadre quali pregi e quali difetti comporta?

Se le cose stanno così sarai contento di sapere che esistono numerosi siti che offrono repliche di alta qualità delle maglie delle squadre di calcio più famose a prezzi accessibili. Molte squadre che si recano a Viareggio contro la locale compagine “S.S.D. Durante il torneo continentale, gli Azzurri indossarono la prima divisa in tutti gli incontri, nella sua classica composizione maglia e calzettoni azzurri con pantaloncini bianche, con la sola eccezione della sfortunata finale giocata contro la Francia. Ogni maglia è una conversazione in sé, un’occasione per condividere la tua storia e quelle delle leggende che ammiri. A dispetto dei suoi 19 anni, infatti, il giovane ivoriano ha alle spalle una storia difficile e dolorosa, fatta di guerra e povertà, che ha raccontato in esclusiva a Goal. A quei tempi lavorare con un personaggio come il Trap non può che non inorgoglire chiunque, quindi anche me, ho appreso e imparato tantissime cose e se adesso sono un allenatore di Uefa Pro devo ringraziare lui, fu lui che mi impose di iscrivermi al corso di seconda categoria e poi a quello di prima categoria, mentre io volevo solo tenere quello di terza categoria, perché mi sarebbe piaciuto fare il DS, invece ancora una volta il Trap aveva visto giusto e così sono arrivate piccole soddisfazioni, in primis quello di aver avuto la possibilità di allenare in Albania in serie A e di andare in Ukraina per una squadra di serie B, purtoppo con un annullamento di contratto per motivi di guerra.