Crea una divisa coordinata aggiungendo dei pantaloncini da calcio personalizzati. Indossare una maglia storica è un modo per dimostrare la propria fedeltà e passione per una squadra, celebrando i suoi momenti gloriosi portando con sé un pezzo di storia, mantenendo vivo il ricordo dei grandi momenti del calcio e celebrando l’eredità delle squadre e dei giocatori leggendari. L’idea era di usare l’arma con azionamento idraulico montata sulle ali dell’aereo ma fu adattata anche per essere operata su bombardieri e aerei da ricognizione. Anche se descritto da alcuni storici dell’epoca come modesto fortilizio, in realtà il castello di Maglie non era dissimile, in dimensioni e imponenza, nuova maglia inter 2025/26 ai castelli dei vicini comuni di Otranto o Corigliano. Certamente subì seri danni nei primi tempi dell’assedio di Otranto (1-2 agosto 1480) quando squadre di cavalieri turchi correvano selvaggiamente verso i paesi costieri e dell’interno causando ogni sorta di razzia. La fortezza subì considerevoli danni durante l’assedio dei cavalieri turchi dell’1 e 2 agosto del 1480. Gli ottomani provenienti da Otranto, che verrà poi conquistata alcuni giorni più tardi, razziavano il territorio in cerca di vettovaglie. I cittadini di Maglie, che non era difesa da cinta muraria alcuna, si rifugiarono nel castello, ma patirono comunque il saccheggio e l’oltraggio dei nemici.

Il castello era circondato da un fossato. Conferma il Re, in una lettera del 1449, a Luigi Lubello, il possesso del casale di Maglie, che il padre Andriolo gli ha donato col suo castello seù fortalezza. Nel 1926 la Confraternita decise di affidare allo scultore magliese Luigi De Pascalis la realizzazione della nuova statua. In cartapesta sono le statue dei Santi Cosma e Damiano e di Santa Lucia, quest’ultima realizzata nel 1913. Nella chiesa inoltre è presente la statua di San Luigi Gonzaga. Altre tele raffigurano la Vergine del Carmine, San Nicola con la Natività e i Santi Medici Cosma e Damiano, il cui altare fu rifatto il 1819 da Vito Circolone. Imponenti sono gli altari del transetto, rispettivamente dedicati alla Vergine del Rosario e alla Madonna della Scala. L’interno ospita, oltre l’altare maggiore, quattro altari laterali. Di particolare interesse sono gli altari barocchi, il fonte battesimale seicentesco e la tela raffigurante San Giovanni Battista, attribuita a Luca Giordano.

La divisa dell’Olanda all’Europeo (vinto) del 1988 anticipò la moda dei pattern pazzi che si sono susseguiti negli anni ’90 sulle divise da gioco, moda peraltro ripresa anche dalla Spagna nel 2016. Il nostro uomo copertina non poteva che essere Marco Van Basten, autore di Europeo a dir poco strepitoso che gli valse tra l’altro il Pallone d’Oro e che col suo gol da cineteca in finale con l’URSS trascinò la sua Olanda alla vittoria finale. Karchouni (Algeria), Jelčić e Milinković (Bosnia ed Erzegovina), Kathellen (Brasile), Nchout (Camerun), Auvinen (Finlandia), Magull (Germania), Chawinga (Malawi), Bugeja (Malta), van der Gragt (Paesi Bassi), Norton (Portogallo), Bartoňová (Rep. 13-10-2014 Ta’ Qali Malta 0 – 1 Italia Qual. L’Internazionale è il secondo club di maggior successo in Italia dopo la Juventus, avendo vinto 30 trofei nazionali, tra cui 18 scudetti, sette Coppe Italia e cinque Supercoppe Italiane. Venti scudetti, venti maglie entrate nella storia del club. Il cimitero comunale di Maglie reca una serie di cappelle di famiglia realizzate tra la fine del XIX secolo e gli anni venti del XX secolo. Tuttavia l’interesse verso questo sport si sta facendo sempre maggiore, grazie anche alla nascita di nuovi club che contribuiscono ad arricchire l’MLS, la massima serie calcistica statunitense.

Lazio di Mario Sperone, squadra che militava nel campionato di serie A. L’incontro terminò con il risultato di 1 a 0 a favore dei laziali, con rete di Burini. Del vecchio castello non restarono che le fondamenta, le scuderie, i magazzini di deposito, la casamatta (adibita, probabilmente, a deposito di munizioni) e il tardo-cinquecentesco portale interno dell’atrio a grosse bugne sfaccettate, che un po’ più in alto della chiave di volta dell’arco incastona, in araldico scudo, il leone lapideo dei Capece, ultimi feudatari, e precedentemente incastonò le imprese delle altre famiglie feudatarie. Il portale, sormontato da araldico scudo (il leone rampante dei Capece, che volge il dorso all’incoronata bicipite aquila dei Castriota-Scandeberg), da due maestose colonne e da un’elegante balaustra, fu voluto da don Giuseppe Pasquale Capece Castriota, signore di Maglie nel 1749, e fu realizzato dal noto architetto salentino Emanuele Manieri. La volta, progettata dall’architetto Filippo Bacile di Castiglione d’Otranto ed eseguita dal magliese Carmelo Toma, risale al 1863, anno in cui venne rimosso il soffitto in legno preesistente. Il 15 giugno 2013, a San Juan, compie l’esordio dal primo minuto nella partita contro il San Martín, persa dai Los Pincharratas per 2-0, giocando gli interi 90 minuti del match.