Nel paese sono attive due società di calcio a 5, una nota come Calcioa5 Gonnesa e l’altra che è una sezione apposita del Gonnesa Calcio. Mi sono rimaste impresse le due pagine che aprivano le rispettive parti, in cui Giorgio Cavazzano disegnava due splash indianajonesiane, per gusto compositivo e resa, piene di tratteggi ombrosi in questa rappresentazione dell’Egitto che stava più dalle parti del Messico che dell’Africa settentrionale. Siamo nel periodo più sperimentale di Giorgio Cavazzano, quando fonde nelle sue tavole influenze diversissime: per disegnare i protagonisti disneyani utilizza un segno canonico mutuato dal suo maestro Romano Scarpa, ma reso più guizzante e schizzato; i comprimari umanoidi discendono dal fumetto franco-belga della scuola di Marcinelle, Uderzo e Franquin su tutti; fondali, ambienti e mezzi di trasporto sono invece quasi realistici, tridimensionali e molto particolareggiati. Dopo qualche anno di allontanamento dal giornale e dissidi con Romano Scarpa, insofferente per le simpatie socialiste e per il sodalizio crescente con Cavazzano, Rodolfo Cimino era rientrato in squadra e offriva qui un saggio dei suoi temi ricorrenti: ecologia, cucina e caccia al tesoro.
Un parco cui tornare periodicamente in visita – con i ricordi – anche perché, in questo caso, arredato con la veemente allegria visiva di Cavazzano, maestro di design delle forme pupazzettistiche. La macchina, la Turbopaper MK 1, è costruita con pezzi di vetture recuperati in discarica e deve essere rimessa insieme (anche con l’attaccatutto!) al termine di ogni gara, dopo che Paperino l’ha immancabilmente distrutta. Pezzi rari, da collezione, perfetti per strategie di marketing e per arrivare al cuore dei tifosi più indefessi come a quello degli occasionali. Ogni club dovrebbe farne una bandiera, per rispondere senza esitazione alla deriva degli estremisti delle curve. L’ispirazione deriva dal kit indossato dai giocatori durante la stagione 91/92, che fu molto apprezzato dai tifosi del club. “Sosteniamo lo sport dilettantistico e il calcio professionistico dal 2002 – dichiara – finanziare i club sportivi significa anche dare sostegno economico a un progetto socialmente utile, visto che il calcio fino alla Lega Pro vive, ma direi sopravvive, quasi esclusivamente grazie ai proventi derivanti dai contratti di sponsorizzazione”. Animale co-protagonista di numerose storie – ma utilizzato anche come insulto surreale – il tapiro era per il mio io quasi-adolescente una bestiola immaginaria, vera quanto un’invenzione grafica.
Quando Striscia la Notizia lanciò nel 1996 il suo tapiro tra le celebrity della fantasia italiana, le divertenti forme e movenze cavazzaniane – orecchie e proboscide da elefante, linguaccia penzoloni – che gli avevo associato, si dissolsero con la forza delle delusioni post-adolescenziali. Il cortisolo è l’ormone catabolico principale dell’organismo ed è rilasciato in condizioni di forte stress; esso favorisce l’attività degli enzimi e delle proteine cellulari che degradano le proteine. Il principale “complice” è lo sceneggiatore Giorgio Pezzin, con un corpus di circa 40 storie realizzate insieme tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Un Giorgio Cavazzano ancora sketchettoso ha però l’onore di battezzare il primo fumetto a bivi in stile Choose Your Own Adventure, la serie di librigioco americana che all’epoca era già diventata effige degli anni Ottanta. Per la fase finale della rassegna contintale, che laureò per la prima volta gli Azzurri campioni d’Europa, la maglia tornò a girocollo e fu leggermente più scura rispetto al passato, con i calzettoni che riportavano ancora due strisce bianche sul risvolto e il classico pantaloncino bianco.
Lo ha trovato dentro un cassetto dei ricordi rimasto chiuso, sopra una foto in bianco e nero. Il Gasp si è seduto sulla poltrona preferita, ha posato sopra un piatto un vecchio vinile, chiuso gli occhi, e tra le note sempre un po’ stonate del solito Neil Young, cercato il nuovo calcio. Per fargliela tornare è necessario insegnargli di nuovo a pilotare un bombardiere d’epoca e ricostruire l’incidente che gli ha causato l’amnesia: un tuffo da kamikaze per affondare una corazzata! A posteriori, però, Zio Paperone e il Terzo Nilo era la prima o la seconda storia disegnata da Cavazzano che leggevo e sui cui potevo aver cronologicamente e fisicamente messo gli occhi. L’autore mette in scena il tentativo di Paperone per conquistare il premio più ambito della Mostra del Cinema di Venezia. Alla conquista del leone d’oro contiene quasi tutti gli elementi della poetica di Giorgio Cavazzano: la metanarrazione, grande presenza dei corpi, l’ironia da quarta parete, scorci di Venezia. Questo Giorgio Cavazzano si presta moltissimo a storie molto dinamiche, con situazioni demenziali e spettacolari al tempo stesso. La crisi rientra, Daniela e Christian si sposano e dopo solo sei mesi nasce un bambino che fa molto chiacchierare. Storia in due parti che ho sicuramente letto da bambino (era neanche un anno che avevo iniziato a farmi comprare regolarmente Topolino – per i miei biografi: tutto ebbe inizio con il n.
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