Le t-shirt di questo marchio di calcio rendono omaggio a famigerati stadi e campagne e gruppi di tifosi. Una maglia della Juventus, ad esempio, rappresenta più di un secolo di gloria e tradizione nel calcio italiano. Il Bordeaux è uno dei pochi club indissolubilmente legati alla maglia con la V, una tradizione che prosegue da decenni e che col passare degli anni ci ha regalato autentici capolavori e pezzi da collezione. Ogni maglia rappresenta non solo un capo d’abbigliamento, ma un simbolo di appartenenza, storia e innovazione tecnologica. Con il senno di poi, non lo abbiamo mai ringraziato abbastanza, e lo ricordiamo come il migliore mai avuto in economia, anche se purtroppo è restato con noi solo un anno. Questi vantaggi li hanno sia le magliettine a manica corta con i pantaloncini per l’estate come anche le magliettine con la manica lunga con i pantaloni abbinati per l’allenamento in autunno e inverno. Del resto come non nutrire una speranza incredibile, avevamo già Manicone che per noi sui gradoni era un campione e poi gli altri. Ci siamo sempre sentiti dire che quel quesito riguardava argomenti base senza i quali non si potevano poi capire molte altre cose della materia. Tante cose a Roma non le ho potute vedere in questi anni e spero più avanti di poterle ritrovare.
Ma con pazienza, per questo mi hanno dato due anni… Venti anni da quando Ronaldo l’extraterrestre atterrava all’Inter. Mentre in società chi più chi meno.. Mentre domani, noi andremo in giro al solito con il fegato al guinzaglio, avvitati sui noi stessi, chi più chi meno, giusto per sbarcare il lunario. Ma chi era questo Corrado Ferlaino, poteva mai far paura a lui? Ma chi rappresenta in pratica i Suning, ma chi fa il mercato, e ma il modulo con cui giocheremo quale sarebbe.. L’idea degli olandesi in ritiro, che non potevi dare buca, ma proprio no. Non si avvertiva la necessità degli slogan da baci Perugina e cazzate simili. Siamo solo noi che sopportiamo le cazzate della moglie cafona, gretta e avida del nostro attuale capitano. Mi chiedo solo quale sia la spinta di mettere un pupazzo al centro e tutti intorno ad applaudire sia che dica sciocchezze che problemi seri. Inoltre, grazie alla tecnologia avanzata utilizzata da DAZN, lo streaming è generalmente stabile e riduce al minimo i problemi tecnici durante la visione delle partite. Inoltre, potrai scoprire contenuti extra che arricchiranno ulteriormente la tua esperienza calcistica. In vent’anni di attività Calicanto è cresciuta da numerosi punti di vista, ma quello che ritengo più importante e significativo è senza dubbio essere riusciti a creare un team stabile e coeso, composto da persone che lavorano con passione e professionalità, che svolgono in modo esperto e competente il loro compito ciascuno per il proprio ambito (sportivo, educativo, relazionale e amministrativo) e dove l’aggiornamento e il continuo confronto all’interno del nostro gruppo è incipit per migliorarsi e migliorare.
E i flashback di quella stagione lì, del sticazzi è proprio forte a vederlo in allenamento, del oh la prossima stagione sotterriamo tutti. Nella stagione 2014-2015, alla fine del mese di settembre 2014, segna un gol nella seconda giornata della fase a gironi della UEFA Champions League contro il Manchester City. Sotto la guida di Delio Rossi, nella stagione 2009-2010 la squadra torna a centrare l’obiettivo europeo e batte diversi record. Poi la tappa a Palazzo Chigi, dove gli azzurri vengono ricevuti dal premier Prodi, che rivolto alla squadra dice: «Grazie per averci unito». Anche se in realtà i tuoi piccoli che ti porti allo stadio poi in un soffio che non te ne accorgi, finiscono le scuole, hanno la patente e la ragazza etc etc. Ma Di Francesco non è solo un grande allenatore, anche a livello umano sa farsi apprezzare: dalla beneficenza non sbandierata ai rapporti d’amicizia (vera).
Cioè la grande fiducia dimostrata dalla società nell’accontentare l’allenatore in ogni sua richiesta, forse anche oltre l’immaginabile. Forse non ne avrebbe fatto nulla; ma l’avvenire ormai chiuso serba per sè il suo segreto. Tra le mattine trascorse a leggere con avidità le pagine dei giornali sportivi e le notti in Romagna, quelle del forse è già mattino e non lo so. Queste pagine raccontano il coraggio di Luz Long che si oppose a Hitler, la storia di Peter Norman che tagliò il traguardo per gli aborigeni, quella di Billie Jean King che con una racchetta denunciò il maschilismo e quella di Andres Escobar che mai si vergognò per aver perso. Gli uomini per affermare una primogenitura di non si sa bene cosa, le donne per poter dire, come si è sentito qualche giorno fa, che l’espressione “a passo d’uomo” dovrebbe essere rivista in “a passo di individuo”? Siamo solo noi che alimentiamo l’idea del prima o poi torneremo dove ci meritiamo di essere per destino e blasone. Perché il soggetto della discussione a Facchetti nemmeno le unghie dei piedi gli può leccare e non dite che sono epoche diverse dato che scomodando esempi sparsi Lahm, Gerrard e Pujol non giocavano a pallone di certo finita la prima guerra mondiale.
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