Con una vasta gamma di partite disponibili, qualità video impeccabile, facilità d’uso e opzioni di personalizzazione, questa piattaforma ti permetterà di vivere il calcio come mai prima d’ora. Entrambe le partite si concludono 1-0: per i liguri all’andata e per il Frosinone al ritorno, ma dato che lo Spezia è terzo è quindi ha il miglior piazzamento, debutta in Serie A. Nesta viene confermato anche nella stagione seguente, ma dopo un buon inizio, la squadra va in crisi e l’allenatore viene esonerato e sostituito da Fabio Grosso. Nella sua prima stagione vinse campionato e coppa, maglia calcio 2023 mentre l’anno successivo segnò le due reti necessarie per vincere la Fa Women’s Cup contro l’Arsenal a Wembley. Donnarumma è il recordman di presenze avendo disputato tutte le partite della stagione in tutte le competizioni (41) mentre Bacca è il miglior marcatore stagionale con 14 reti segnate (13 in campionato). Le rughe non gli hanno fatto perdere smalto in campo, come confermano gli otto scudetti, l’ultimo la scorsa stagione. La vittoria nello scontro diretto contro il Chievo pare lanciare i virgiliani verso la promozione, ma una crisi di risultati nelle ultime giornate consente ai veronesi di effettuare il contro-sorpasso e accedere alla serie cadetta; il Mantova, ridotto a giocare gli spareggi, esce dalla corsa-promozione già in semifinale contro il Como, che vince per 2-1 l’andata e impatta per 0-0 al ritorno.

Dalla rinascita della nazionale (1990), viene utilizzata una maglia piuttosto particolare, ovvero bianca a scacchi rossi. Partendo dalla Costa D’Avorio, dove ha esordito come allenatore per l’Africa Sports e dove fu scartato per allenare la nazionale solo perché il suo francese era pessimo. Il dovere di chi investigava era di non alterare i luoghi del delitto. Antonino Caponnetto, che subito dopo la strage aveva detto, sconfortato, “È finito tutto”, intervistato anni dopo da Gianni Minà ricordò che “Paolo aveva chiesto alla questura – già venti giorni prima dell’attentato – di disporre la rimozione dei veicoli nella zona antistante l’abitazione della madre. Ma la domanda era rimasta inevasa. Ancora oggi aspetto di sapere chi fosse il funzionario responsabile della sicurezza di Paolo, se si sia proceduto disciplinarmente nei suoi confronti e con quali conseguenze”. Per quanto riguarda le indagini sulla strage di Capaci, il procuratore capo uscente di Caltanissetta Salvatore Celesti non prendeva iniziative e aspettava l’insediamento del suo successore Giovanni Tinebra: Borsellino, consapevole del rischio di impasse investigativa, affermò di essere pronto a trasferirsi subito a Caltanissetta per fornire il proprio contributo all’inchiesta sulla strage ma il CSM gli fece sapere che non era opportuno per lui, amico fraterno di Falcone, assumere ufficialmente un incarico inquirente nell’indagine.

Il Presidente della Repubblica venne tirato fuori a stento dalla calca, venne spintonato anche il capo della polizia. Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato dalla rivista MicroMega, così come in un’intervista televisiva con Lamberto Sposini, Borsellino aveva parlato della sua condizione di “condannato a morte”. Il 25 giugno Borsellino aveva avuto un incontro riservato con il colonnello Mario Mori e l’allora capitano Giuseppe De Donno presso la caserma “Carini”, lontano dalla Procura: secondo quanto dichiarato da Mori e De Donno ai magistrati, Borsellino si limitò a parlare con loro del dossier soprannominato “Mafia e Appalti” trasmesso dal ROS alla Procura di Palermo di cui il giudice s’interessava nonostante non avesse ricevuto la delega d’indagine. «Ai magistrati in servizio dopo la strage di Capaci rimprovero di non aver sentito mio padre, nonostante avesse detto di voler parlare con loro. La foto di Falcone e Borsellino che tutti conoscono e che è diventata un’icona, stampata su manifesti, magliette, edita nel 1992 nel volume fotografico dal suo autore, che all’epoca nessuno conosceva, Tony Gentile, dalla casa editrice Silvana Editoriale continua a essere largamente diffusa dopo trent’anni dalla morte dei due magistrati.

La facoltà universitaria di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia intestò una delle sue aule più suggestive di Palazzo dei Mercanti ai giudici Falcone e Borsellino. Alla memoria del magistrato italiano furono intitolate numerose scuole e associazioni, nonché (insieme all’amico e collega) l’aeroporto internazionale “Falcone e Borsellino” (ex “Punta Raisi”, Palermo), l’aula principale (aula I) della facoltà di Giurisprudenza alla Sapienza – Università di Roma e l’aula del consiglio comunale della città di Castellammare di Stabia. Dal 2011, l’aula delle udienze della Corte d’Appello di Trento è dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’orazione funebre fu pronunciata da Antonino Caponnetto, il vecchio giudice che aveva diretto l’ufficio di Falcone e Borsellino: «Caro Paolo, la lotta che hai sostenuto dovrà diventare e diventerà la lotta di ciascuno di noi». Il 24 luglio circa 10 000 persone parteciparono ai funerali privati di Borsellino (i familiari rifiutarono il rito di Stato: la moglie Agnese, infatti, accusava il governo di non aver saputo proteggere il marito, e volle una cerimonia privata senza la presenza dei politici), celebrati nella chiesa di Santa Maria Luisa di Marillac, disadorna e periferica, dove il giudice era solito sentir messa, quando poteva, nelle domeniche di festa.

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