Yuri Korablin (ex colonnello dell’esercito sovietico ed ex sindaco di Chimki, città ove aveva costituito una squadra di calcio e una di basket), che di lì a poco assume la presidenza del sodalizio. Durante l’estate 2009, apparendo concreto il pericolo che Venezia rimanga senza una realtà calcistica cittadina, il sindaco in carica Massimo Cacciari si avvale delle norme federali inerenti al trasferimento della tradizione sportiva dei club calcistici e sovrintende personalmente alla fondazione di una nuova società, la cui gestione viene affidata all’avvocato Mauro Pizzigati, già presidente del Casinò di Venezia. Nell’estate del 1931, con il Padova in Serie B, diventa presidente l’ingegner Ferruccio Hellmann, che contribuisce all’acquisto di importanti calciatori. Pizzigati mantiene la carica di presidente. Alla presidenza viene transitoriamente confermato l’avvocato Pizzigati in attesa di un auspicato intervento di nuovi imprenditori; nell’organigramma vengono inoltre confermati il direttore sportivo Andrea Seno e il segretario generale Leandro Casagrande. Il direttore sportivo Andrea Seno, pur disponendo di risorse limitate, riesce a rinnovare la rosa: accanto alle conferme del portiere Giuseppe Aprea, del capitano Mattia Collauto e della bandiera Paolo Poggi (al suo ultimo anno di attività) vengono inseriti numerosi elementi giovani. Le disposizioni comuni alle schede da 5 a 13 sono riassunte al marg.

La stagione regolare si chiude così al terzo posto, alle spalle di Montichiari ed Este. La linea si chiama “WINGS”: quarta maglia da gioco, maglia viola juve kit di allenamento e tute sono disegnati con motivi di ali su braccia e spalle. I fanciulli di allora sono diventati due uomini adulti. Protagonisti della stagione sono Denis Godeas, capocannoniere della squadra con 18 centri tra campionato e play-off, oltre ai due veneziani sovracitati, Davide D’Appolonia, anch’egli in doppia cifra (11 gol tra campionato e play-off), e Riccardo Bocalon (8 reti tra campionato e play-off). Nella stagione 2011-2012 l’Unione si propone nuovamente al vertice: alla 18ª giornata gli arancioneroverdi sono capolista nel loro girone con undici lunghezze di vantaggio sulla seconda in classifica. Sotto la sua gestione è protagonista il bomber Marco Veronese, autore alla settima giornata già di cinque reti: i veneti, pur se con risultati altalenanti, riescono comunque a tenersi nella parte alta della classifica. Nell’estate 2008 la società, ormai sotto totale controllo dei Poletti, evidenzia carenze patrimoniali e finanze dissestate: l’iscrizione alla Prima Divisione (nuovo nome della Serie C1) viene garantita soltanto grazie all’intervento del Casinò di Venezia e dell’amministrazione comunale del capoluogo. EA7 (2004), sotto cui vengono prodotti i capi sportivi e l’abbigliamento tecnico.

L’avvio di campionato evidenzia ben presto i limiti tecnici della squadra, che subìsce una lunga serie di risultati negativi; nel tentativo di invertire la tendenza il tecnico Michele Serena viene esonerato e sostituito da Stefano Cuoghi. Per la terza stagione consecutiva lo sponsor tecnico è Lotto e lo sponsor principale di maglia è Diesel. Nel 2023 in occasione della partecipazione alla terza serie A nella storia del club, esce il brano “Sogno Giallo Blu”, con testo e musica di Simone Aquilini, dedicato al raggiungimento della massimo campionato. Dalla terza giornata essa riesce tuttavia a crescere, andando a collocarsi nelle zone alte della classifica del girone. I lagunari riescono tuttavia a recuperare continuità nei risultati utili e a riprendersi la vetta solitaria, garantendosi infine la promozione in Lega Pro con una giornata d’anticipo. Un vistoso calo nei risultati occorso a metà girone di ritorno fa tuttavia sprofondare gli arancioneroverdi sino alla 6ª posizione, con il concreto rischio di mancare l’accesso agli spareggi per la promozione in Serie B: la qualificazione a questi ultimi arriva solo all’ultimo turno, grazie alla vittoria interna per 1-0 sul Pisa con un gol segnato al 94º minuto dal centrocampista Romondini. Dopo la sconfitta a Castiglione nella seconda giornata di ritorno, gli arancioneroverdi sono a metà classifica, con 6 vittorie e altrettanti pareggi e sconfitte.

Complice anche la crisi delle formazioni di vertice, Savona e Pro Patria, a metà aprile la promozione diretta pare essere alla portata, ma qualche i due pareggi consecutivi con Alessandria e Giacomense relegano l’Unione Venezia al terzo posto al termine della stagione regolare, valido per giocare i play-off. Giovanni Bechelloni, Torino, città delle «sfide», in Stampa Sera, 28 aprile 1986, p. Città di Mestre · Ad aggravare la situazione intervengono le parallele vicende imprenditoriali dei fratelli Poletti, che acuiscono il dissesto finanziario del Venezia, non più in grado di pagare gli stipendi dei giocatori, né di assicurare una corretta gestione delle strutture d’allenamento, cumulando peraltro nel corso della stagione 4 punti di penalità. Se i due fratelli vogliono fare la loro parte, in sostanza non è mutato nulla, nonostante tutti questi cambiamenti. La squadra di casa, nonostante una partita di buon livello, non è riuscita a finalizzare le buone battute e gli errori avversari. La gioia degli etnei non dura tanto: tra errori individuali (nella fattispecie il portiere Kosicky, responsabile in tutte le reti juventine) e arbitrali, la Juve ribalta la partita portandosi a -1 dalla vetta occupata dal Milan. Successivamente un ciclo di risultati utili porta i lagunari alla vetta solitaria in classifica, con tre punti di vantaggio sul Treviso.