Non sfruttiamo l’inerzia e adesso la Viola ci pressa e ogni volta che vanno sulle fasce Krafth e Masina soffrono come cammelli sulle Alpi. La terza maglia esprime un desing pulito e ricercato con il nuovo colletto a girocollo con bottone; dettagli in azzurro sulle spalle e sul colletto, oltre che sui fianchi, ma il colore dominante resta il bianco. Esce Poli per Taider, i nerazzurri battono duemila corner dei quali un bel po’ omaggio di un arbitro molto attento a non disturbare chi di dovere, la gestione dei cartellini è fantasiosa (ma mette a posto le statistiche gli ultimi cinque minuti, i furbi fanno così) e insomma dobbiamo guardarci le spalle. Ovviamente è un furto, ma la VAR conferma che c’è il contatto e poso importa che a velocità normale Eder sia volato in terra come se una forza ultraterrena gli avesse sparato. Nella ripresa il Bologna è più cauto, anche perchè o hai le batterie della Yaris o prima o poi devi ossigenarti, ma lo spirito è lo stesso, irossoblu adesso sanno anche soffrire e non rinunciano però a spaventare l’Inter uscendo in palleggio di forza e minacciando Handanovic del bis. Ovvio partite di novanta minuti senza mollare un centimetro fanno fatica a farle tutti, anche chi è imbottito di campioni, ma lo spirito è quello giusto e aiuta, anzi è determinante per far vedere i valori dei singoli che altrimenti risultano sempre mezzi giocatori.
Bravi tutti, questa è la strada. Se Biraghi avesse trovato un Perez sulla sua strada ora sarebbe muto. Altro appoggio parrocchiale, Palacio cerca di rimediare ma Biraghi sul contrasto lancia l’Urlo del Drago Morente e per l’argentino è già cartellino giallo. Ma stasera deve davvero essere la svolta per questo gruppo. Destro ha un risentimento e fila in panca, anche Donsah deve essere risentito perchè gli fa compagnia mentre Pulgar è ovviamente al suo posto. Su una palla vagante in area ci sono solo Mbaye ed Eder, il difensore scivola e nel cadere tocca una gamba dell’oriundo che deve farsi dare una controllata all’apparato vestibolare, perchè stramazzare al suolo quando uno ti tocca è una malattia seria. Icardi va sul dischetto e tocca il suo primo pallone per un pareggio che definire ingiusto è come definire micetto una tigre del bengala. Si allungano tutti il pallone a dismisura, sembra una partita di curling. Però non molliamo e ad un quarto d’ora dalla fine l’Inter ha esaurito anche la spinta nervosa ed è sul punto di arrendersi all’evidenza di una partita nata male nella quale sembra impotente.
Al venticinquesimo partita sommamente brutta con picchi di entusiasmo da televendita di coltelli. Farfallata di Mirante e pannolo da cambiare, loro sono decisamente più aggressivi e meno saponati, noi proviamo a prenderci qualche contropiede ma sempre dalla parte di Difra mentre Verdi è meno presente del solito. Infatti, ad esempio, sappiamo perfettamente che anche sondaggi recenti riportano che l’81 per cento degli italiani condividono, sono d’accordo (si tratta di un sondaggio che sarà pubblicato a breve da Donna moderna e dal momento che i sondaggi valgono quando si vincono le elezioni, essi possono valere anche in altre occasioni, quando ad esempio si testa l’opinione delle persone). Al Senato si è sollevato il conflitto di attribuzione e so che sarà sollevato anche dalla Camera dei deputati. Disposizioni che, limitando le possibilità didattiche degli atenei, contrastano con gli indirizzi di politica europea sulla ricerca e con il concetto di «missione pubblica» delle università affermato dalla Dichiarazione di Berlino. Palacio lotta contro tutto l’esercito degli Unni per tenere un pallone, poi lo da a Masina che tira da centrocampo. Non potendomi dilungare oltre, concludo la mia valutazione intanto rilevando in questo provvedimento una revisione al ribasso degli obiettivi che hanno caratterizzato il programma elettorale della maggioranza e poi l’incapacità di questo Governo di legiferare secondo norme chiare, certe e attuabili, accompagnate da un impegno di spesa disponibile soprattutto quando si tratta di intervenire su questioni che, oltre ad avere un notevole impatto economico, si traducono in misure di notevole interesse pubblico.Pag.
Ora, ok, una vittoria oltre ad essere sacrosanta avrebbe dato alla squadra la consapevolezza e la dimostrazione pratica che avere i coglioni (mancati tutto lo scorso campionato) serve a vivere meglio. Avviene così che si tagliano 447 milioni per il 2009 al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dopo aver detto, in campagna elettorale, che lo sviluppo industriale del nostro Paese sta tutto nella nostra intelligenza, che è il nostro petrolio. Krafth non tiene Chiesa e Pulgar non tiene il pallone, il cileno non ha il tuning quindi o entra e spacca tutto oppure perde palla in maniera sanguinosa, trovategli la manopola per cortesia. Ziobagaglino no, dai, no, Chiesa è troppo libero marcato da Daino-Krafth e fa un gol a giro che non era necessario. Coast to coast di Chiesa e tiro a lato, non ho capito a parte Palacio e Poli, i due nuovi, chi difende la palla con le unghie. Ve ne leggo un passo: la vicenda della soppressione delle infrastrutture di Calabria e Sicilia e l’eliminazione dei fondi per i danni della peronospora in Sicilia sta creando serie difficoltà per l’immagine non solo della nostra coalizione, che rischia di perdere gran parte della fiducia della gente.