Nella gente c’è riconoscenza per chi gioca fino all’ultimo minuto con la stessa maglia, come Totti e Maldini, e questi campioni possono anche educare la gente ad un calcio migliore. Per il secondo incontro, quello con il Cile, i responsabili tecnici Mazza e Ferrari decidono di cambiare le carte in tavola: finiscono in tribuna Maldini, Radice, Buffon, Losi, Sivori e Rivera. Ci tengo a sottolineare che il legame per la maglia e per i tifosi per me non è quantificabile. 552 partite, con la stessa maglia. La moda e l’eleganza sono importanti, ma in campo e fuori per avere stile ci vuole anche tanto carattere. È un allenatore che vuole lavorare molto sul campo, vuole trasmettere unione in campo. L’impatto con questa nuova vita è stato molto positivo: Sydney è una città bellissima e affascinante, anche se ho ancora tanto da scoprire. Mi dispiace un po’ per la storia di una grande nazionale come quella orange arrivata tre volte in finale e tre volte battuta, ma è la vita. La divisa da trasferta è dominata dal verde, colore utilizzato nei primissimi completi della storia dei “Red Devils”. In virtù dell’incremento nel numero di visitatori al J-Museum durante i suoi primi sei mesi d’attività, siti maglie calcio replica l’istituzione aderì il 1º ottobre 2012 alla Federazione dei musei del calcio nonché iscritta nel 2013 all’Abbonamento Musei Torino Piemonte.
Ma quando tornarono a riprendersela, in attesa di riportarla a Torino il giorno dopo, dissi che l’avrei “sorvegliata” io: «Non vi preoccupate, magliecalcioshop è in buone mani. L’uomo che ha sempre le mani impegnate! È l’uomo più veloce del mondo. In questo mondo c’è solitudine, a volte depressione. Riuscì a destabilizzare non soltanto gli attaccanti avversari e a volte anche le difese avversarie con le sue incursioni, ma pure la tranquilla televisione di «Novantesimo minuto» e della «Domenica sportiva» degli anni Ottanta. La casa dell’estate, quella dove si scoprono i volti nuovi ma anche gli amici di sempre. Gli occhietti d’Egle mi frugarono. Gli errori che fanno rompere la lavastoviglie: ecco quali sono e come evitarli. Gli incontri di semifinale sono Italia-Bulgaria (qualificatasi ai danni della Germania) e Svezia-Brasile (la prima ha eliminato la Romania ai rigori, mentre i brasiliani hanno battuto 3-2 l’Olanda). Mi piace ricordarlo, prima di tornare a guardare avanti. Erano loro. Ancora oggi, raccontarlo e ricordarlo, mi provoca emozioni grandissime, ho i brividi». Ancora nuvole nere nel cielo di Luglio. Il Cruzeiro ha avuto anche un altro inno, originariamente scritto da Arrigo Buzzacchi e da Tolentino Miraglia quando il club era ancora italiano (fino al 1925), quando cioè si chiamava Palestra Itália.
Perché c’è sempre una partita nella partita, quella che un giocatore disputa non solo contro l’avversario ma anche contro se stesso, contro i suoi limiti. Prendendo in mano un qualsiasi computer, in questo freddo inverno, per chi abbia voglia di farlo, è abbastanza facile scoprire che la prima partita del cuore si è giocata nel 1992, allo stadio olimpico di Roma, davanti a 80mila spettatori, ed è stata vinta per 6 a 5 dalla rappresentativa dei telecronisti Rai contro la nazionale cantanti. Ricordo bene il boato dopo il gol, la mia esultanza, uno stadio bianconero che sembrava il nostro, la premiazione, la coppa alzata al cielo. Sono fiero di mio padre che si spaccò la schiena come elettricista, e di mia madre che avrà lavato per terra in tutte le case di Conegliano. Mi legano a lui tanti ricordi, tante vittorie, qualche sconfitta, la scelta di restare alla Juventus anche in serie B per ritornare in alto, insieme. Insieme realizzeremo il tuo outfit da sogno! Ho perso il conto delle stagioni che abbiamo giocato insieme e dei gol che abbiamo fatto. A 22 anni appena compiuti mi ritrovavo con la coppa tra le mie braccia, dopo averla vinta con un mio gol decisivo, dopo essere stato nominato il migliore giocatore della partita, dopo avere conquistato in due anni tutto quello che c’era da conquistare con la Juventus: campionato, Coppa Italia, Champions League, Coppa Intercontinentale.
Il comportamento dei genitori è decisivo, per i figli sportivi. Attraverso le relazioni che la Calicanto sviluppa con il tessuto scolastico triestino e regionale, molti studenti hanno potuto conoscere e vivere le attività sportive dell’associazione per il periodo previsto dai PCTO. Vivere in compagnia del talento è come avere un amico esigente, uno che ti aiuta ma non smette mai di chiedere. Il talento è animale, non razionale. Il talento è pulizia del movimento, è il concetto zen per cui il miglior tiro con l’arco sorprende per primo il tiratore. E poi ci sono tutte quelle caratteristiche che rendono unico e speciale questo sport, a cominciare dallo stare all’aria aperta, prendersi del tempo per sé, godersi anche un po’ di silenzio, che non guasta. Siamo persone con dei sentimenti, persone anche fragili. E’ una cosa tipica dei romani, da Pascarella e Trilussa fino a Alberto Sordi. Pelé è stato uno dei grandi personaggi del Novecento. Doveva essere stato nell’anno di Anna Maria. Rimango un tifoso bianconero, non vedo come potrebbe essere diversamente, ma ormai la Juventus è il passato. Se giochi nella Juve nell’arco dell’anno devi migliorare, non puoi essere lo stesso giocatore di quando sei arrivato, questa è la Juve.