Per i suoi 100 anni, Hummel ha “inondato” il mondo del calcio di template classici del brand, fra cui un’infinita serie di riproduzioni di quello reso celebre dalla Danimarca nel 1986. Ma la nostra maglia preferita è la away del Real Betis, verde con colletto a polo e ispirata alla away Hummel indossata dal Betis nel periodo 1987-90. La caratteristica principale è il pattern geometrico in jacquard tono su tono che compare su maglia e maniche. Come sempre un gustoso ristoro per atleti e accompagnatori e poi sono state effettuate le ricche premiazioni presso i locali del Ristorante “La Noce” dal presidente Ivan Coppola coadiuvato dagli ospitali titolari Stefano e Gianni e dalle due mini Miss le gemelle Greta e Noemi Ambrosetti. Sembra finita e lo sarebbe pure senza un tiraccio di Taddei direttamente dalla Luna di Endor che sorprende Coppola e riapre la partita. L’idea è stata quella di mantenere la linea proposta dalla Kappa, cercando di rendere meno marcato il contrasto; per fare questo sono stati utilizzate due tonalità di blu che rendono il dettaglio della zebra più conforme ed armonioso con tutto il resto. Cerco un pisciatoio un po’ meno pieno degli altri e intanto continuo a guardarmi attorno terrorizzato.
Si sottolinea però, qui, un classico ancora lontano da ogni stravolgimento: una divisa degli anni ’70 con la banda rossa verticale (ispirata all’iconico Ajax) su sfondo blu. E’ il momento di Sansone che entra al posto di Acquafresca e comincia a guizzare tra gli zebedei degli stanchi difensori ingrifati. Certo se Fancinelli e Fabihno arrivassero prima su qualche palla sfuggita ai nostri centrali forse parleremmo di una partita diversa, ma sono arrivati dopo e allora, quando i rossoblu prendono spazio, il Grifone si mette in coda e paga dazio allo Sceriffo di Nottingham: Acquafresca difende di fisico un bel pallone e lo consegna a Zucul’hood, cross sul velluto per lo Sceriffo che senza nemmeno togliersi lo zaino perugino insacca di testa per l’uno a zero. Lopez allora sorprende tutti e manda in campo Casarini e Acquafresca lasciando in frigo il rientrante Buchel ma soprattutto Bessa e l’unico neoacquisto Sansone. In campo europeo, il club vince in questa stagione la sua prima Coppa Mitropa. PARMA (terza maglia) – ufficiale – Ispirata alla cultura e traduzione musicale parmigiana, la maglia è gialla con dettagli in blu e nella parte bassa è presente uno spartito musicale che è creativamente ispirato all’Aida di Giuseppe Verdi, che da sempre accompagna l’ingresso in campo della prima squadra maschile.
La terza maglia del Liverpool è nera e grigia. Saputo e Tacopina consegnano delle targhe a Garics e Morleo mentre Lopez consegna la maglia a Ceccarelli e Masina, segno che nello staff nessuno sbaglia più niente. Mentre domani, noi andremo in giro al solito con il fegato al guinzaglio, avvitati sui noi stessi, chi più chi meno, giusto per sbarcare il lunario. Chi sa quanti ne hanno già fatti fuori, in questo modo. Quella che ti ricorda il senso della parola “sacrificio” e ti fa riscoprire il valore di una conquista, foss’anche una doccia e una bella colazione. Nonostante tutto temo più il disamore che la sofferenza, ma trascinare le persone verso il senso dell’anaffettivo è spingerle verso il baratro. Un silenzio di duecentomila persone spacca i timpani e chiude la gola. Il Bologna ora gioca meglio, grazie anche a Lopez che paga il riscatto di Laribi e lo libera facendolo giocare più largo. Borbottii e mugolii assortiti lasciano subito spazio allo spettacolo sempre emozionante di quelle maglie rossoblu che vogliono dire “noi siamo il Bologna e quanto ci piace esserlo non si riesce a descriverlo”.
Il 2015 si apre con una vittoria come si era chiuso il 2014 e i rossoblu sono arrivati alla ripresa del campionato con la stessa voglia di spaccare il mondo di quanto ci eravamo interrotti. L’astinenza da Bologna cominciava a farsi insostenibile in questo lungo inizio 2015 nel quale un nugolo di nomi svolazza sulle teste rossoblu e manca solo il trascurabilissimo dettaglio del calcio giocato. Solo a quel punto la squadra che attua il tiki-taka decide di verticalizzare. Fu l’unico punto raccolto dagli albanesi in 6 partite. Molto simile quindi alla jersey del Brescia, quella dei pugliesi, ora militanti in Eccellenza e mai stati capaci di raggiungere la Serie A, tra un fallimento e l’altro. Ora ci occupiamo di tutto. «Le società che abbiano interesse a candidarsi per la Divisione unica di LegaPro 2015-16 – si legge nella delibera del 15 luglio – dovranno documentare tutto entro lunedì 27 luglio alle 19». ROAD MAP – A Pordenone regna l’ottimismo. Mi colpiranno alle spalle, speriamo che a Sassari mi ricordino con uno striscione allo stadio, un minuto di raccoglimento no – perché li odio -, un torneo aziendale di scala quaranta andrebbe benissimo.
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