Nonostante tutto, colleziona 20 presenze e una rete, siglata verso la fine del campionato. Higuain mette i puntini sulle “i”: Scaroni sottolinea i 111 gol fatti in 5 anni, il Pipita ricorda le 177 presenze. Nell’annata 2022-2023 l’Udinese si vede privato di un altro pezzo pregiato, Nahuel Molina, passato all’Atletico Madrid in uno scambio di cartellini con Nehuen Perez, ma nonostante ciò l’Udinese (che ha cambiato allenatore passando da Cioffi ad Andrea Sottil) parte benissimo in campionato e alla settima giornata, battendo l’Inter 3-1, torna in vetta alla classifica per la prima volta dopo undici anni, eguagliando inoltre l’inizio di campionato 2000-2001, ma il campionato verrà chiuso al dodicesimo posto, complice un netto calo di rendimento nel girone di ritorno. Nella stagione 2021-2022 i friulani, privati di due fra i più importanti giocatori in rosa (il trequartista Rodrigo De Paul, venduto all’Atletico Madrid, e il portiere Juan Musso, accasatosi all’Atalanta), faticano nella prima parte del campionato: il 6 dicembre 2021 Gotti viene esonerato e sostituito dall’allenatore in seconda, Gabriele Cioffi, terminando il campionato al dodicesimo posto e trovando un nuovo bomber nell’attaccante Beto, che sigla 11 reti. Il suo sostituto, Davide Nicola, viene a sua volta esonerato alla ventottesima giornata; gli succede ancora una volta Tudor, nuova maglia inter il quale porta i friulani al dodicesimo posto in classifica.
Nella stagione 2008-2009 la squadra compie un buon cammino in Coppa UEFA: i friulani raggiungono i quarti di finale della competizione, dove vengono eliminati dai tedeschi del Werder Brema. Il 22 maggio, in seguito al pareggio per 0-0 contro il Milan, la squadra stabilisce il nuovo record di punti conquistati in Serie A (66), superando il precedente record di 64 punti stabilito da Alberto Zaccheroni nel campionato 1997-1998 (record ottenuto però in un campionato di sole 34 giornate anziché 38). Inoltre, Antonio Di Natale si riconferma capocannoniere della Serie A con 28 marcature, mentre al portiere Samir Handanovič spetta il record di rigori parati, con 6 penalty neutralizzati su 8 calciati. Tale periodo di crisi si conferma anche nel campionato successivo, con l’Udinese che rischia anche la retrocessione, salvandosi all’ultima giornata e chiudendo quindicesimo. Nel gennaio del 2011 il club lancia sul digitale terrestre del Friuli-Venezia Giulia il proprio canale tematico Udinese Channel, il primo del genere in Italia totalmente gratuito e visibile in chiaro. I “podemi” sono ventidue (circa, dunque, come i fonemi): le “parole calcistiche” sono potenzialmente infinite, perché infinite sono le possibilità di combinazione dei “podemi” (ossia, in pratica, dei passaggi del pallone tra giocatore e giocatore); la sintassi si esprime nella “partita”, che è un vero e proprio discorso drammatico.
Anche nel calcio, si sa, l’occhio vuole la sua parte: qual’è il kit da gara che ti piace ed uno, invece, che è un vero e proprio “pugno nell’occhio”? Proprio in quel mondiale Riva disputò la sua ultima gara in maglia azzurra, Italia-Argentina (1-1). Infine un altro cimelio interessante è la maglia numero 11 della Nazionale dell’Unione Sovietica, indossata dal Pallone d’oro Oleg Blochin nella partita amichevole del 20 gennaio 1977, Italia Under 21-URSS (1-2). La maglia di lana a maniche lunghe (stima 6-7 mila euro) ha sul davanti la scritta rossa in alfabeto cirillico (CCCP). Dopo anni di delusioni arrivano due belle pagine della storia azzurra: il titolo europeo conquistato in casa (1968) e il secondo posto nel Mondiale in Messico (1970), impreziosito dall’epica semifinale Italia-Germania 4-3. Nel 1974 è avvenuto un altro restyling del logo: un rombo con all’interno il tricolore, un pallone giallo e la denominazione disposta a cerchio; in alcuni casi il rombo viveva all’interno di un quadrato nei cui angoli c’erano le lettere dell’acronimo. Ma non posso non citare ‘Lost’, che ha aperto secondo me il mondo delle serie Tv. Il croato viene confermato per la stagione 2019-2020, condizionata dall’interruzione forzata fra marzo e giugno 2020 a causa della pandemia di COVID-19: buona parte delle giornate del girone di ritorno del campionato vengono giocate durante l’estate, con molte partite ravvicinate e disputate a porte chiuse.
I bianconeri terminano il campionato all’undicesimo posto, mentre in Champions League raggiungono la fase a gironi ma si classificano terzi nel gruppo C, venendo estromessi dalla competizione; sarebbe bastato un solo punto per accedere agli ottavi di finale. L’Udinese viene sorteggiata in un duro girone comprendente gli inglesi del Liverpool, gli svizzeri dello Young Boys e i russi dell’Anzhi, conquistando una storica vittoria per 3-2 ad Anfield contro il Liverpool, ma chiudendo il girone all’ultimo posto, uscendo dalla competizione. In campionato il rendimento segue fasi alterne: il girone di andata si chiude con ben 38 punti, a sole tre lunghezze dalla Juventus capolista, mentre nel girone di ritorno, complici la preparazione anticipata e la stanchezza per gli impegni di coppa, l’Udinese stenta e perde il vantaggio accumulato. La squadra viene affidata a Massimo Oddo, che nel girone di andata porta la squadra al settimo posto in classifica, salvo poi subire un tracollo vertiginoso: dopo undici sconfitte consecutive (record storico negativo per i friulani) Oddo viene esonerato a quattro giornate dal termine del campionato e l’Udinese viene affidata a Igor Tudor. I friulani ottengono però il diritto di partecipare all’Europa League, dove vengono sorteggiati nel girone I con gli spagnoli dell’Atlético Madrid, i francesi del Rennes e gli scozzesi del Celtic.
Per maggiori dettagli su maglia inter 2025/2026 gentilmente visitate il nostro sito.