Riappacificatosi con l’allenatore e dopo un periodo in panchina, Vieri riesce a riprendersi la maglia da titolare e gioca le restanti partite del campionato. Intanto, l’Inghilterra riparte dal solito cruccio, quello legato al portiere: il titolare sarà Butland, fresco di retrocessione con lo Stoke City, maglia del real madrid non proprio una garanzia di successo. Questo particolare sfugge al Presidente del Consiglio e sarà proprio questo particolare che però non sfuggirà al Presidente Mattarella, che fu relegato dal suo partito, come a me è successo in Campania per motivazioni analoghe, in Trentino Alto Adige e il Presidente Mattarella ha capito la realtà del Trentino Alto Adige e non potrà controfirmare una legge che è palesemente incostituzionale. Il trequartista, inoltre, non sarà riscattato dal Bayern Monaco dopo il prestito dai ‘Blancos‘ (riscatto fissato a 42 milioni di euro) e diventa, conseguentemente, un peso per la squadra di Zidane. Nell’estate 2010 coglie l’opportunità di trasferirsi alle campionesse di Spagna in carica del Rayo Vallecano, squadra con la quale ottiene il suo primo trofeo in carriera vincendo il campionato 2010-2011 e con la quale fa il suo esordio in UEFA Women’s Champions League in quella stessa stagione il 23 settembre 2010, nell’incontro vinto per 3-0 con le islandesi del Valur.

1), tra i migliori goleador dell’intera stagione. La realtà è che Real e Atletico sono sicure (non aritmeticamente ma di fatto) di giocare anche la prossima Champions, e i veri obiettivi della stagione sono proprio in Europa, chi in quella più prestigiosa, chi in quella di scorta. Se il Real è reduce dalla vittoria europea sulla Juventus, l’Atletico di Simeone arriva al derby della capitale dopo il 2-0 rifilato allo Sporting Lisbona in Europa League. E sotto il sole di Madrid, con 13 gradi di temperatura che fanno scegliere ad alcuni la maglietta a maniche corte ed altri quella a maniche lunghe inizia un derby che vale, per tutto quanto detto, solo per se stesso. Per lui una sostituzione perfettamente inserita nell’economia dell’intera gestione Zidane di questi anni del suo giocatore migliore, concordata già prima del match e mirata solo a un riposo extra in vista del rush finale di stagione, soprattutto in Europa. Alle spalle di Oblak un muro di tifosi in maglia blanca saltano regalando colore ad una delle partite più seguite della Liga, ed è proprio in quella porta che iniziano i veri pericoli del match.

Il Barcellona stasera omaggerà il Capodanno cinese allo stesso modo, accostando però ai nomi in cinese quelli con caratteri europei, ma soprattutto confidando in un esito diverso del match d’andata delle semifinali del torneo. I cambi proseguono dunque nel finale di partita, e anche Simeone toglie una delle sue stelle d’attacco, inserendo il capitano Gabi per Diego Costa. Zidane fa poi fuori i cambi in un colpo solo, con Modric e Isco per Asensio e Kovacic, e il modulo vira verso un 4-3-3 con il solito Isco a fare da jolly tra le linee. 35 tiri spediti verso la sua porta). Il pallone scivola verso Asensio che dal limite che pizzica la traversa. Gli ultimi minuti regalano ancora grande intensità, ma l’unica vera palla gol è per Ramos, che nel recupero – il suo momento magico – va vicinissimo alla rete addirittura su punizione dal limite, con Oblak a smanacciare in angolo e prendendosi verosimilmente il premio di migliore in campo. È arrivato ormai alle porte della Primavera viola ma viene convocato in sede e gli viene detto a bruciapelo che non rientra più nei piani del club. A confermarlo è stato lo stesso calciatore alla società spagnola La Juventus è un club molto attivo sul mercato e starebbe programmando già da diverso tempo la prossima stagione.

Che si farà. Le confidenze fanno sapere che si discuterà alla fine di questa stagione, ma altre confidenze sussurano che al nuovo accordo si stia già lavorando da qualche settimana. Dunque la risposta Atletico, con Griezmann che sfrutta l’uscita di Navas su Vitolo per pareggiare immediatamente la partita in un tap in a porta quasi vuota. Solo due cambi per l’allenatore argentino rispetto alla sfida di giovedì, con Vitolo primo di centrocampo largo a destra al posto di Correa, e con il ghanese Thomas per il capitano Gabi in mediana. Quindi, via ai cambi. Passa appena un minuto e Koke sfiora il raddoppio appena dentro l’area di rigore su altro rimpallo favorevole: ma Navas ha una risposta da campione. Mani nei capelli per il legno, ma il mancato rigore manda su tutte le furie i padroni di casa, che a gesti plateali – ce ne fosse bisogno – dimostrano ancora quanto pesi questa partita. Al 43’ nuova occasione per i padroni di casa, decisi a vincere la partita e andare a -1 proprio da Griezmann (ancora non pervenuto) e compagni. La terza occasione della partita è ancora per il Real, che a metà primo tempo sfiora il 70% di possesso palla.

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