BOGOTA’ – Per festeggiare la sesta presenza ai Mondiali di calcio che si terranno l’estate prossima in Russia della Colombia, l’Adidas presenta la nuova maglia delal nazionale sudamericana. Buona parte dei giocatori che hanno contribuito a questa disfatta non devono nemmeno dire addio alla nazionale per sopraggiunti limiti di età. Compila il form sottostante con le informazioni che vuoi fornirci se cerchi da anni una maglia in particolare o se hai in mente in vendere una maglia o parte della tua collezione. Giovinco ancora su punizione aggira la barriera ma la palla colpisce la parte esterna della rete. MILAN. Nella Milano rossonera diventa il fulcro del centrocampo di Ancelotti: qui ha ancora più libertà di disegnare il gioco. Fra i capofila ci sono gli sport di squadra: la pallavolo giovanile sta vivendo gli Europei in questi giorni proprio in Italia (buon esordio battendo a Palermo la Turchia 3-0) e quella di basket si prepara con un raduno a Milano per i Mondiali Under 21 in programma negli States. Non si incrociano dall’autunno Anche a Londra Federer per salvare il n.1 è condannato alla vittoria, che però non gli basterebbe se Nadal voglia arrivare nei quarti. Chiariamo però fin da subito, per evitare fraintendimenti: chi scrive pensa che Thiago sia un ottimo allenatore, con tutte le carte in regola per diventare un grandissimo allenatore.

Che Thiago Motta sia un grande tecnico è ad oggi solo un’interpretazione, più o meno condivisibile, che si muove nel campo delle teorie; che invece, non per alimentare la polarizzazione ma per capirci, Massimiliano Allegri sia un grande allenatore, beh questo, che piaccia o meno, è un fatto. Come avevamo scritto l’anno scorso: «noi stessi, che se ci concedete eravamo stati i primi a formare il ‘personaggio’ Allegri – quel livornese anarco-conservatore, ingegnoso e anti-dogmatico, ultimo rappresentante (in campo e fuori) della tradizione italica di allenatori gestori – ebbene noi in primis ci eravamo pentiti di aver alimentato quella (finta) dicotomia tra risultatisti e giochisti, tra progressisti e reazionari nel pallone, tra propositivi e reattivi. Ho passato un anno magnifico, ho segnato anche qualche gol e l’anno dopo mi ha preso il Barcellona. Il numero è certamente destinato a salire nell’arco della serata perché potendo sottoscrivere il tagliando stagionale anche on line ognuno può farlo a qualsiasi ora del giorno o della notte comodamente dalla propria abitazione. Perché il sentimento non conosce distrazione. Era una partita che non aveva per noi importanza di classifica perché eravamo già qualificati alla seconda fase, era l’ultima partita del girone contro l’Anderlecht: lui la mattina, in palestra, mi disse “Guarda che stasera ti faccio giocare, stai pronto”.

Perché questo tweet non può averlo scritto lui. A ben vedere non è neanche la prima volta, vi ricordate la storia del selfie notturno con scritto “Io” no? Tante contraddizioni odierne derivano dal fatto che Thiago Motta, già prima che si sedesse sulla panchina della Juventus, è stato usato in maniera assolutamente strumentale, e in un clima saturato di ideologia, per segnare il distacco con ciò che c’era prima. A celebrare i funerali del piccolo, che si spento lo scorso 4 gennaio dopo una lunga sofferenza, è stato l’arcivescovo Mimmo Battaglia. Ci eravamo ripromessi, nel nostro piccolo, di aspettare almeno un girone per tirare un bilancio sulla nuova Juventus di Thiago Motta, o semplicemente per delle considerazioni più approfondite. Per mesi, a sentire le dissertazioni sulle reti televisive, a leggere gli editoriali sulla carta stampata, a dare credito alle dirette calcistiche online e al vomitus cotidianus dei social network, sembrava che il calcio italiano avesse un moderno profeta, pronto a redimerlo da tutti i suoi peccati e a trasformare quella Vecchia Signora della Juventus in una giovane e attraente modella: Thiago Motta, in questo senso, era il liberatore della Juventus dall’oscurantismo di Allegri. Il Corvo, che probabilmente aveva presa qualche lezione da un prigioniero ispano-americano, gli tenne valorosamente testa senza dare indietro.

Casco in testa e ben allacciato e sorrisi per tutti! Per citare Gigi Buffon: . Un funesto presagio per la prossima stagione che solo il tempo chiarirà. Valido solo per la Germania: i tuoi capi preferiti ti verranno consegnati gratuitamente a casa a partire da ordini di 100 euro! Innanzitutto per non cadere in due grosse trappole, una di metodo e una di merito. A livello di merito invece, volevamo sottrarci a quella polarizzazione isterica che ha contraddistinto il tema. Di più, potrebbe un domani rappresentare la sintesi in panchina tra due approcci spesso conflittuali: quello dei gestori dello spogliatoio (e Thiago ha il carattere e lo ‘standing’ adatto), e quello dei tattici molto preparati ma un po’ troppo ossessivi, carenti a livello umano. Il click di oggi durante l’intervista ai microfoni di Radio Studio Più, in collegamento dall’ Arbatax Park Sardinia Resort. Oggi la squadra azzurra lo ha ricordato con un momento di preghiera a Castel Volturno, dove i calciatori hanno accolto la bara bianca di Daniele. I calciatori del club si sono stretti in un momento di preghiera per il tifoso 12enne, stroncato dalla leucemia. Nella stagione 2019/20 per la prima volta le tradizionali strisce bianconere sparirono dalla prima maglia per fare posto a due enormi bande degli storici colori divisi da una sottile striscia rosa.

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